SANTA MARINELLA – Il Comitato 2 Ottobre interviene in merito ai lavori di messa in sicurezza del fosso Castelsecco.

«L’intervento idraulico alla foce del fiume Castelsecco – dice in una nota il Comitato - iniziato alla metà di maggio nel pieno della stagione nidificatoria degli aironi, si è concluso lasciando una spianata di deserto al posto di quello che doveva essere il parco urbano. L’intervento ha violato le normative vigenti che vietano espressamente gli sfalci durante i periodi di nidificazione. Tagliare a raso i canneti a maggio, quando si va incontro alla siccità estiva e in piena stagione riproduttiva degli aironi, significa solo creare danni».

«Inoltre i regolamenti provinciali e regionali in difesa del suolo e della polizia forestale vietano l’estirpazione, il taglio a raso o il danneggiamento della vegetazione in assenza di una dettagliata relazione tecnico agronomica -sottolineano dal Comitato 2 ottobre - Ci chiediamo di quali autorizzazioni e quali relazioni tecniche si sia avvalso il Comune per operare quello che sembra una spianatura radicale ed indiscriminata. Da un nostro sopralluogo possiamo documentare che le ruspe hanno estirpato non solo i canneti ma anche gli arbusteti e, in qualche caso, gli alberi. Bene hanno fatto la Lipu e la consigliera Di Liello a segnalare l’intervento ai Carabinieri forestali e a presentare tempestivamente un’interrogazione consiliare. Sono anni che il Comitato “2 ottobre” si occupa della foce mobile di Castlsecco e la sua area golenale, da lasciare alla sua alta naturalità innanzitutto per la sicurezza idraulica”.

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