Palermo, 27 set. (Adnkronos) - "Già dal luglio 1992 esistevano audizioni di magistrati della Procura di Palermo in cui, vuoi per la vicinanza rispetto alla strage di via D'Aemlio, vuoi perché in quella Procura c'era un malessere che covava da tempo, i magistrati di allora furono sinceri e privi di qualunque freno inibitorio nei confronti delle dinamiche messe in campo dal Procuratore Pietro Giammanco che resero impossibile la vita a un giudice valoroso come Paolo Borsellino". A dirlo, durante l'audizione alla Commissione antimafia, è l'avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia del magistrato. E marito di Lucia Borsellino, che è stata sentita all'inizio.