Roma, 6 nov. (Adnkronos) - Sulla "riforma della legge elettorale, sin dallinizio abbiamo dato disponibilità a discutere le regole del gioco in modo condiviso, a patto però di evitare rischi per la tenuta degli equilibri costituzionali, come sul premierato. Se cè una volontà vera di confrontarsi ci siamo, ma senza illusioni: finora il governo è andato avanti a strappi e forzature, prima sullautonomia differenziata e da ultimo sulla giustizia, una riforma contro i magistrati. Il Parlamento è stato esautorato e le opposizioni addirittura paragonate ad Hamas. Cè poco da fidarsi. Lo afferma Piero De Luca, segretario regionale del Pd in Campania, in unintervista a La Repubblica. Leventuale indicazione del candidato premier non sarebbe un problema per il centrosinistra? Ad oggi non cè nulla sulla legge elettorale. Se dovesse cambiare, ne discuteremo in coalizione e il candidato lo si potrebbe individuare anche con le primarie. Noi dobbiamo innanzitutto parlare al Paese reale, elaborando una proposta di governo su cui Meloni ha fallito liste dattesa, salari, crescita, sicurezza, scuola, casa non passerei mesi a dibattere su questioni tecniche". Non tocca dunque a Schlein? Con la legge attuale penso che, come avviene a destra, il leader del primo partito della coalizione potrebbe aspirare a ricevere lincarico per formare il governo. Così ha chiuso il dem.