Roma, 30 apr. (Adnkronos) - A marzo 2025, i prezzi alla produzione dell'industria diminuiscono del 2,4% su base mensile e crescono del 3,9% su base annua (era +6,2% a febbraio). Lo rileva lIstat, segnalando che non solo i prezzi tornano a diminuire in termini congiunturali dopo cinque mesi consecutivi di rialzi ma mostrano anche una decelerazione della crescita tendenziale. Dinamiche quasi totalmente spiegate dai ribassi dei prezzi della componente energetica (in particolare della fornitura di energia elettrica e dei prodotti della raffinazione) sul mercato interno: al netto di tale componente, i prezzi registrano un incremento congiunturale modesto (+0,1%) e una crescita tendenziale più contenuta (+1,1%), spiega lIstituto. Sul mercato interno i prezzi diminuiscono del 3,3% rispetto a febbraio e aumentano del 5,4% su base annua (da +8,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un incremento congiunturale modesto (+0,2%) e una crescita tendenziale molto più contenuta e della stessa intensità del mese precedente (+1,1%). Nel primo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dellindustria crescono del 2,1% (+2,7% mercato interno, +0,6% mercato estero). Fra le attività manifatturiere, l'Istat rileva incrementi annui diffusi di diversa entità: sul mercato interno, il più marcato riguarda prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,1%); sul mercato estero, invece, i più elevati riguardano prodotti chimici (+6,6%) e industria del legno, della carta e stampa (+4,4%), nellarea euro, e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,2%), nellarea non euro. Cali tendenziali su tutti i mercati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,5% mercato interno, -6,7% area euro, -1,0% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas è sostenuta ma in decisa attenuazione (+18,0%, da +28,0% di febbraio).