Roma, 27 mag. (Adnkronos) - "Le dichiarazioni del sottosegretario Delmastro, già condannato per rivelazione di segreto dufficio, sono indegne di un rappresentante delle istituzioni. Paragonare un magistrato a un mafioso è un insulto non solo alla magistratura, ma alla legalità e alla dignità dello Stato di diritto". Così la responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani. "È un attacco a chi ogni giorno lavora con serietà e indipendenza per garantire giustizia nel nostro Paese. Le parole di Delmastro suonano anche come una minaccia, un attacco diretto, violento e contro lautonomia della magistratura, che assume contorni ancora più preoccupanti se letto insieme al contenuto liberticida del cosiddetto decreto sicurezza. Il governo criminalizza il dissenso con un disegno preciso: ridurre al silenzio ogni voce critica, svuotare la democrazia, concentrare il potere nelle mani di chi non ammette contrappesi". "Delmastro non può più essere considerato un semplice caso isolato. È lespressione più brutale di una cultura di governo autoritaria, intollerante, che non rispetta né le istituzioni né i principi costituzionali. Le sue parole vanno stigmatizzate con fermezza: sono incompatibili con il ruolo che ricopre. Il governo deve assumersi la responsabilità politica e istituzionale di questo linguaggio da regime.