Osaka, 4 mag. - (Adnkronos) - Grandi maschere nere, campanacci sulla schiena, animali selvaggi, maschere in legno e figure allegoriche attorno ad una giovane donna che rappresenta il risveglio della natura. Le Maschere Antropologiche Italiane si sono esibite allExpo di Osaka in due giorni di evento organizzati da Unpli (Unione Nazionale Pro Loco dItalia), in collaborazione con la Fondazione Pro Loco Italia e con il patrocinio del Ministero della Cultura e dellICPI (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale). Durante la prima giornata di spettacolo, andata in scena ieri nel Padiglione Italia dellExpo di Osaka le Maschere Antropologiche Italiane, simboli viventi delle nostre tradizioni popolari e identità locali, si sono raccontate e mostrate ad un pubblico internazionale. Levento ha visto anche un Convegno dal titolo Patrimonio Culturale Immateriale Italiano in cui sono intervenuti Mario Andrea Vattani, Commissario Generale per lItalia a Expo 2025 Osaka, Antonino La Spina, Presidente Nazionale Unpli, Fernando Tomasello, CDA Fondazione Pro Loco Italia, di Raffaele Sestu, Presidente Unpli Sardegna, di Franco Saba, Sindaco del Comune di Ottana, delegato ANCI, di Pier Luigi Petrillo, Direttore Cattedra UNESCO, Università Unitelma Sapienza. Il pomeriggio è proseguito con un grande spettacolo, andato in scena alle 17 in Piazza Italia, con lesibizione delle Maschere Antropologiche Italiane. Le maschere antropologiche italiane che abbiamo ospitato in questo giorni al Padiglione Italia rimandano alle radici della nostra identità ha commentato Vattani. Nel nostro Padiglione le opere classiche e antiche come lAtlante Farnese dialogano in modo coerente con opere contemporanee come lElmo di Mimmo Paladino." Portare allExpo di Osaka le maschere antropologiche italiane è stata unoccasione importante per allargare a tutto il mondo il nostro lavoro costante di valorizzazione e promozione di tutto ciò che rappresenta lanima più autentica delle nostre comunità ha sottolineato La Spina- Attraverso queste figure ancestrali trasmettiamo storie, riti e identità che le Pro Loco custodiscono da sempre con passione e dedizione. Quella dellExpo di Osaka è stata unoccasione unica che non potevamo sfarci sfuggire per far conoscere il valore del patrimonio immateriale italiano e il ruolo fondamentale che le Pro Loco svolgono nella sua tutela e valorizzazione. Lesibizione ha visto la presenza dei Mamuthones e Issohadores con la Pro Loco di Mamoiada - maschere tradizionali di Mamoiada che compiendo delle danze rituali rappresentano una tradizione locale antichissima, simbolo del paese e della cultura pastorale. Durante levento non è mancata unesibizione dei Boes, Merdules e Filonzana con la Pro Loco di Ottana. Ad Ottana il Canevale vede protagonisti questi animali selvaggi (i Boes) e i loro padroni (Merdules) in una lotta simbolica tra uomo e natura. Accanto appare la Filonzana, figura che fila il destino. Un patrimonio culturale radicato nelle origini agropastorali della comunità portato avanto avanti dalla Pro Loco di Ottana. Presenti anche le maschere arcaiche delle Dolomiti di Canal DAgordo. Nel suggestivo borgo dolomitico di Canale dAgordo rivive ogni anno la Zinghenèsta, mascherata che celebra il ritorno della primavera e il risveglio della natura. Una giovane donna simbolo di fertilità, accompagnata da una variegata corte di figure allegoriche, tra cui il Diavolo, il Vecchio e il Carabiniere. La Pro Loco di Canale dAgordo cura con passione questa rappresentazione, espressione autentica del folclore montano. Il 4 maggio, per un secondo appuntamento in programma le maschere hanno sfilato per coinvolgere il pubblico internazionale in un viaggio visivo, sonoro e culturale nelle tradizioni più antiche del bel Paese. La partecipazione a Expo Osaka 2025 - sottolinea l'Unpli - "ha rappresentato anche un'importante occasione di dialogo interculturale: un incontro tra tradizioni e visioni differenti, in cui legami si intrecciano e le diversità diventano fonte di arricchimento reciproco".