Roma, 4 giu. (Adnkronos) - Le parole del senatore Berrino sul decreto Sicurezza sono gravi e inaccettabili. Riflettono una visione maschilista della maternità, in cui un rappresentante di Fratelli dItalia si arroga il diritto di stabilire chi possa o meno essere madre. Si tratta di unoffesa profonda alla dignità delle donne, ma anche dei bambini e delle bambine, ridotti a meri strumenti di propaganda invece che riconosciuti come persone da proteggere. Lo dice Simona Bonafè, capogruppo democratica nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, che ha duramente contrastato il decreto durante lesame a Montecitorio. Il decreto sottolinea la democratica - conferma un approccio repressivo e ideologico: limita i diritti delle madri detenute e impone una condizione inaccettabile alle bambine e ai bambini, costretti a crescere in carcere. Gli Icam, nonostante il nome, restano strutture penitenziarie, inadatte allo sviluppo affettivo e alla socializzazione con i coetanei. Non esistono 'carceri a misura di bambino': esistono diritti fondamentali da rispettare e tutele imprescindibili da garantire e difendere, conclude Bonafè.