Roma, 18 set. (Adnkronos) - Non si placano alla Camera le polemiche dopo l'approvazione della riforma sulla giustizia. Alla ripresa dei lavori infatti Leonardo Donno, del Movimento 5 stelle, e Pietro Pittalis, di Forza Italia, si sono duramente confrontati a proposito della bagarre verificatisi dopo il voto dell'Aula. "Mentre l'opposizione interveniva chiedendo un'informativa sul genocidio in atto a Gaza, il ministro Tajani, insieme ad altri esponenti del Governo, ancora ridacchiavano e festeggiavano, allora, con altri colleghi dell'opposizione -ha raccontato Donno- siamo scesi per contestare questo atteggiamento, senza minacciare nessuno, dicendo al ministro Tajani che si doveva vergognare per questo atteggiamento mentre si stava parlando di Gaza. In realtà il capogruppo di Forza Italia Barelli si è avvicinato mentre ero già nei miei banchi con atteggiamento violento, dicendo 'mo te meno'. Noi del Movimento 5 stelle, e io in primis, non abbiamo mai utilizzato la violenza nè verbale e soprattutto fisica". "Quell'appellativo di violenti che ha rivolto nei confronti del Gruppo di Forza Italia -ha replicato Pittalis- noi glielo restituiamo al mittente. Se di violenza si deve parlare questa la guardi in casa propria e si faccia un bell'esame di coscienza. Qui non è presente il capogruppo Barelli per poter chiarire l'esatta dinamica di fatti: si è avvicinato nei banchi dei ministri e nella sua libertà di espressione ha redarguito un atteggiamento, questo sì violento, da parte dell'onorevole Donno". "Verranno visionati i video e quello che deve accadere, se deve accadere, avverrà nell'Ufficio di presidenza", ha chiuso la querelle il vicepresidente della Camera e presidente di turno dell'Assemblea Sergio Costa.