Napoli, 18 set. (Adnkronos) - La seconda edizione di Campania Mater 24 ore per lagricoltura, promossa dallAssessorato allAgricoltura della Regione Campania e realizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, si è chiusa oggi al Palazzo Reale di Napoli con un gesto dal forte valore simbolico e sociale: il pranzo solidale organizzato insieme alla Caritas Campania. Un momento che ha rappresentato non solo la conclusione della manifestazione, ma lapertura di una riflessione nuova sul rapporto tra cibo, comunità e inclusione sociale. Questo pranzo non è il termine di un evento, ma linizio di una pagina nuova ha sottolineato Don Carmine Schiavone, delegato regionale Caritas Campania . Oggi abbiamo ragionato su due livelli: il primo è linclusione, perché anche chi è considerato lo scarto della società, chi non ha mai abitato questi contesti, è stato posto al centro. Questa è la bellezza più grande, che proietta lagricoltura in una dimensione sociale. Il secondo aspetto riguarda la connessione tra il mondo della produzione e le mense dei poveri: eccedenze, invenduto e surplus agricoli possono diventare risorse preziose per chi non riesce a mettere un piatto caldo a tavola. È una lotta concreta allo spreco alimentare, ma soprattutto un segno di vicinanza verso coloro che vivono allombra dei dormitori e delle mense popolari. Questo è tanta bellezza, e ci dice che un altro modello è possibile. Un messaggio che ha trovato eco nelle parole dellassessore regionale allAgricoltura, Nicola Caputo: Il cibo oggi è purtroppo anche uno strumento di ricatto nelle mani delle grandi potenze mondiali a danno dei più deboli. Con Campania Mater abbiamo voluto ribaltare questa prospettiva, dimostrando che attraverso il cibo si possono costruire solidarietà, vicinanza e dialogo, e dunque anche pace. Questa è la sfida che lanciamo dal cuore di Napoli e che vogliamo portare avanti insieme a tutto il mondo agricolo campano. Con il pranzo solidale, Campania Mater ha chiuso così due giornate di dibattiti, tavoli tematici, presentazioni e spettacoli che hanno visto protagonisti istituzioni, imprese, esperti, studenti e cittadini. Una maratona di idee e confronti che ha messo al centro il futuro dellagricoltura campana, valorizzando innovazione, sostenibilità e radici culturali, ma senza dimenticare la sua missione più profonda: nutrire non solo i mercati, ma le comunità