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CERVETERI - Ogni mese sono almeno 10 le donne provenienti non solo da Cerveteri, ma anche da Ladispoli, Fiumicino e Bracciano, che bussano alla porta del centro antiviolenza in cerca di aiuto ed assistenza. Numeri che non accennano a diminuire e che hanno portato, in soli sei mesi di attività, ad assisterne almeno una settantina. La speranza è, ora che restano altri sei mesi di attività, il progetto possa essere riconfermato. Il centro, posizionato nel cuore della città etrusca è diventato ormai un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio, gestito dalla cooperativa "BeFree" assegnataria del progetto dopo il finanziamento della Regione Lazio. «Continuiamo a ricevere ingressi e lo diciamo a malincuore», spiega la responsabile del centro, Ileana Aiese Cigliano. «Seguiamo già più di 70 donne, con un picco recente di giovani dai 18 ai 25 ma anche di persone molto più avanti con l’età dai 60 ai 70 anni. I minorenni non li trattiamo naturalmente». Servizio che con l'arrivo del periodo estivo non chiuderà certamente i battenti. Anzi. «Resteremo aperti anche per tutto il periodo estivo – prosegue la responsabile – consigliamo di telefonare prima per prendere appuntamento proprio per dare la giusta attenzione alla donna che verrà qui da noi, quindi è meglio evitare di venire a vuoto. Dopo di che si procederà con il colloquio vero e proprio e li solitamente si capisce se è una situazione di pericolo immediato oppure no». A contattare le forze dell'ordine non ci pensa il centro, ma «devono essere le vittime a farlo». «Ogni storia è a sé e nei casi più a rischio ci sono delle strutture dove si possono appoggiare momentaneamente, non però a Cerveteri». Il centro è stato realizzato dal comune di Cerveteri dopo il contributo della Pisana ed è operativo 24 ore su 24 grazie ad un numero di telefono. È aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15 ad eccezione del giovedì, operativo dalle 12 alle 18. Per contattare le operatrici si può chiamare o inviare un messaggio whatsapp al numero 3669755274. Attivo anche l’indirizzo e-mail cav.cerveteri@gmail.com. La sede è collegata al numero nazionale contro la violenza sulle donne 1522. E quando si parla di violenza non si parla solo di quella fisica, ma anche di quella psicologica che a quanto pare è proprio quella predominante. «Ultimamente – conclude Ileana Cigliano – molte donne ci segnalano vessazioni continue subite attraverso i social che vengono usati sempre più spesso e quindi può essere un veicolo di pressioni o peggio minacce». Il progetto si trova a metà dell’opera perché tra sei mesi scadrà. Ovviamente con questi numeri è difficile pensare che non venga rinnovato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA