SANTA MARINELLA - Si è chiusa con sei rinvii a giudizio la vicenda relativa al rogo di Villa Chiara: a seguito dell’incendio divampato probabilmente a causa di un corto circuito nella casa di riposo di via dei Normanni, a Santa Severa, il 30 gennaio 2010 persero la vita i due anziani ospiti Lamberto Di Berardino e Giovanni Marongiu. Questa mattina il giudice per le udienze preliminari Chiara Gallo ha accolto la richiesta del pm, Alessandra D’Amore, rinviando a giudizio per omicidio colposo plurimo e sequestro di persona i due coniugi gestori della struttura, Sabatino Cipollini e Adriana Gigliotti, mentre soltando per sequestro di persona in concorso i quattro addetti al controllo degli ospiti, Marina Manea, Rafarasoa Prisca, Elena Saniuta e Catarzina Mruz, difesi dagli avvocati Pietro Messina, Bruno Forestieri e Marco Testa. Quest’ultimo reato è stato ipotizzato dalla Procura perché, a quanto pare, la stanza dove si trovavano i due anziani ospiti era stata chiusa a chiave, impedendo quindi ogni possibilità di fuga. «Mio padre e il signor Giovanni, è stato già provato - ha raccontato Bruna Di Berardino, figlia di Lamberto - hanno impiegato 7 minuti per morire bruciati e sono stati trovati aggrappati alla porta e alla finestra che erano chiuse a chiave dall’esterno». «Tutte questioni che andranno ricostruite e dimostrate nel corso del dibattimento - ha commentato il difensore dei coniugi Cipollini, l’avvocato Antonio Maria Carlevaro - sono fiducioso nell’inizio del processo dove verranno accertate tutte le questioni: bisognerà chiarire se effettivamente erano stati chiusi a chiave e, nel caso, se fosse una situazione temporanea e motivata». Bisognerà poi chiarire se effettivamente la struttura rispondeva alla normativ. In questo senso, su richiesta delle parti civili, il Comune di Santa Marinella è stato chiamato ad entrare nella vicenda come responsabile civile. «Spetta infatti al Comune - ha spiegato l’avvocato Cinzia Remoli, che assiste la vedova ed un figlio di Lamberto Di Berardino - dare l’ok per l’apertura di queste strutture previa verifica dei requisiti richiesti dalla legge e poi eseguire controlli nel corso del tempo, arrivando anche a disporre la chiusura nel caso in cui non vengano rispettate le caratteristiche richieste e le garanzie di sicurezza». E, secondo le parti civili, il Comune non avrebbe svolto i propri compiti. Soddisfazione espressa anche dalle altre parti civili rappresentate dagli avvocati Angela Pinti e Luca Marconi, soprattutto per il protrarsi della fase preliminare, con le udienze più volte rinviate per diversi motivi. Il processo prenderà il via il 25 gennaio prossimo.
Villa Chiara, sei rinvii a giudizio
Nel rogo della struttura di Santa Severa persero la vita i due anziani ospiti Lamberto di Berardino e Giovanni Marongiu
31 ottobre, 2012 • 16:19