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LADISPOLI - «Viaggiare in condizioni pessime. Ma noi che dobbiamo andare per lavoro a Roma non paghiamo l'abbonamento? Che organizzazione! È una vergogna». I treni della Fl5 Civitavecchia-Roma, finiscono ancora sotto i riflettori. La causa: il sovraffollamento, soprattutto di turisti (e soprattutto durante il periodo estivo) e delle loro valige che sottraggono posti a chi quei treni li utilizza quotidianamente per motivi di studio e di lavoro. E se salire sul treno a Civitavecchia (stazione di partenza) potrebbe essere una "fortuna" almeno per i residenti della città portuale, lo stesso non si può dire di tutti quei viaggiatori in attesa nelle stazioni lungo la linea: Santa Marinella, Cerenova e Ladispoli in primis. Solo in quest'ultima, sono almeno 8mila i pendolari diretti nella Capitale. Conseguenza: treni affollati, gente stipata e costretta a viaggiare in piedi e tra i bagagli dei crocieristi. «Hanno aggiunto il Civitavecchia express al doppio del costo ... pensando che i turisti siano polli da spennare», tuona un pendolare che aggiunge: «Quel treno l'ho visto io con i miei occhi viaggiare vuoto, più di una volta». Più volte è stato chiesto a trenitalia di aggiungere materiale rotabile così da risolvere la situazione "posti a sedere", ma senza alcun risultato.
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