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CERVETERI - «Vogliamo intitolare una strada a Marco Vannini». La richiesta arriva da 700 chilometri di distanza da Cerveteri ed è del consigliere comunale di Vibo Valentina, Anthony Lo Bianco (nella foto a destra), rimasto sempre colpito da questa storia drammatica, come del resto tutti gli italiani. Così la città calabrese potrebbe essere la prima della Penisola a dedicare una via o una strada al giovane cerveterano ucciso a 20 anni il 18 maggio del 2015. «Ho proposto questa iniziativa per non dimenticare – racconta – perché questo ragazzo ha lottato con tutte le sue forze per restare aggrappato alla vita. Un ragazzo pieno di sogni, spezzato da un colpo e da un silenzio che ha fatto più male di tutto. Ho formalizzato una richiesta ufficiale affinché il comune di Vibo Valentia intitoli una via della nostra città a Marco Vannini. Nessuna città in Italia l’ha ancora fatto. La memoria è un dovere e la giustizia si onora anche così. Marco non deve essere dimenticato. È un messaggio che lanciamo dal Sud, un atto di civiltà e di rispetto per le vittime e per quelle famiglie che hanno subito omicidi e che stanno ancora lottando per ottenere giustizia». Affinché l’iter vada in porto potrebbero però volerci dei mesi. L’impressione è che entro il 2025 possa essere realtà. «In riferimento alle norme nazionali – prosegue Lo Bianco - devono passare 10 anni dalla scomparsa di una persona. Marco merita un luogo che lo ricordi ogni giorno, una strada, una via o una piazza. Non è una questione politica ma di civiltà. Dalla commissione si passerà al consiglio comunale per l’approvazione prima della delibera esecutiva. Infine ci dovrà essere l’ok del prefetto. Questi sono i passaggi burocratici ma non ho motivo per pensare che l’iniziativa non possa essere conclusa».
La proposta piace ai genitori di Marco, Valerio e Marina, che in questi giorni sono tornati a parlare del loro figlio ricordandolo nel decimo anniversario della sua scomparsa.
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