CERVETERI - «Il Milleproroghe dice solo che va fatta questa operazione in tre anni, quindi noi avremmo tutto il tempo di poter effettuare un accorpamento che possa andare bene al nostro territorio». È questo un po' il riassunto del consiglio comunale straordinario aperto che si è tenuto martedì pomeriggio a Cerveteri per discutere del dimensionamento scolastico e dell'accorpamento, dunque, della Don Milani con il Marina di Cerveteri. Una decisione «scellerata» l'aveva definita il sindaco Elena Gubetti convocando consiglieri e cittadini al Granarone per illustrare la situazione. Una possibilità, quella del dimensionamento, che, come una spada di Damocle, pende già da anni sulla testa degli istituti cittadini. Dal 2015 ad oggi, infatti, sia il Giovanni Cena che il Marina di Cerveteri e la Don Milani hanno perso studenti. L'unica ad essere rimasta stabile è la Salvo D'Acquisto. Un accorpamento che però "unisce" ben 9 plessi distanti tra loro anche diversi chilometri. Per l'amministrazione il miglior accorpamento sarebbe stato con il Cena. Impossibile da realizzare secondo i dati spulciati dal consigliere d'opposizione Gianluca Paolacci perché se il dimensionamento si è reso necessario per carenza di dirigenti scolastici, sia il Cena che la don Milani si trovano nella stessa situazione: non hanno un preside bensì un reggente. E poi la frecciatina alla maggioranza: «Avremmo il dovere di impiegre queste energie veramente a tutela della scuola. I plessi cadono a pezzi, le strutture non ci sono. Non ci sono scuole a Cerveteri che si possano degnare di dire che hanno una palestra. E invece appassiona il dimensionamento. Dobbiamo prenderne atto, che ci piaccia o meno. Non è stato fatto all'improvviso. C'è una legge del 98 che stabilisce i limiti dimensionali». E poi ancora dito puntato contro l'amministrazione (che ha chiesto unità ai membri del consiglio comunale) per la carenza di «condivisione»: «Su questo tema è stato convocato un tavolo di lavoro, dove erano presenti anche alcuni consiglieri della commissione scuola e io, che ne sono presidente, non sono stato invitato».

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