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LADISPOLI - «Ladispoli sta facendo la sua parte ma è fondamentale che Città Metropolitana assuma un ruolo attivo e strutturato. Solo un coordinamento continuativo può garantire la tutela efficace di questo ecosistema unico, prezioso per le future generazioni». Il sindaco Alessandro Grando e il delegato alle Aree protette, Filippo Moretti, richiamano al "senso del dovere" Città Metropolitana nella gestione della Palude di Torre Flavia. Diversi i punti trattati nella missiva inviata all'Ente: dalla gestione ordinaria e del personale addetto, all'erosione, passando per la tutela delle specie protette (come il corriere piccolo e il fratino) e la sicurezza di bagnanti e Oasi a protezione speciale.
LA MANCANZA DI PERSONALE
Nel documento inviato a Città Metropolitana si evidenzia l'assenza di personale addetto. Una situazione che rende la gestione e il controllo dell'area difficile, se non fosse per i numerosi volontari e studenti universitari che in questi anni hanno dedicato tempo ed energia alla cura di Torre Flavia. Ma ora "dopo il recente pensionamento dei due custori e il loro mancato rimpiazzo - si legge nel documento - l'attuale assenza di personale specificatamente destinato all'area da parte di Citta Metropolitana" desta "particolare preoccupazione".
ATTIVITÀ STRAORDINARIE
All'emergenza nell'ordinario si aggiunge anche quella nello straordinario, con la pulizia dei canali e delle vasche, lo sflacio dei canneti, la sicurezza verso gli incendi, il ripristino della duna "in seguito a mareggiate". "L'amministrazione comunale e anche i privati, in particolare i confinanti con l'area, si sono sempre adoperati, garantendo collaborazione in termini di mezzi e personale, sia per l'ordinario che in occasione di eventi eccezionali, ma tali lavori dovrebbero essere previsti con cadenza regolare per garantire la preservazione dell'area umida, così come storicamente veniva fatto nell'ambito dell'attività di piscicoltura".
SPIAGGIA, ATTIVITÀ BALNEARI E TUTELA DELLE SPECIE AVIARIE E VEGETALI
E poi c'è la gestione delle spiagge e la tutela dei fratini e dei corrieri piccoli. Anche in questo caso, ad occuparsene da anni, sono i numerosi volontari.
PROBLEMI IGIENICI DELLA SPIAGGIA DI TORRE FLAVIA
Nella missiva inoltrata a Città Metropolitana si fa riferimento anche alla grande affluenza di bagnanti durante il periodo estivo. Situazione questa che richiederebbe richiederebbe la presenza "di servizi igienici adeguati e di punti di distribuzione di acqua potabile in tutta l'area". «Città Metropolitana ha un progetto approvato per ampliare la casetta di guardiania e dotarla di due bagni – ha spiegato Moretti – e chiediamo che venga attivato rapidamente».
LOTTA ALL'ESIONE E AVVIO DEL CANTIERE PER IL RECUPERO DI TORRE FLAVIA
Tra le varie problematiche e situazioni da attenzionare, gli amministratori di palazzo Falcone hanno puntato i riflettori anche sull'erosione che avanza e che rischia di compromettere il delicato ecosistema della Palude.«È urgente definire insieme all’Ente gestore le modalità di utilizzo del finanziamento regionale di 200.000 euro per la difesa costiera, visto che l’area tutelata ricade su due Comuni».
Infine, il Comune ha confermato che il recupero della Torre Flavia sarà realizzato nel rispetto delle esigenze ambientali, con particolare attenzione alla fauna nidificante e alle dune. Le attività verranno condivise con la Città Metropolitana e si utilizzeranno le collaborazioni scientifiche già avviate con Arsial e l’Università della Tuscia.
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