SANTA MARINELLA –  “Il Comune di Santa Marinella e nella fattispecie il sindaco Pietro Tidei non hanno mai rilasciato alcuna autorizzazione a costruire sull’ area dove ricadeva l’ex convento di Santa Severa».

Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei interviene sulla vicenda del dossieraggio che tira in ballo la città tirrenica per chiarire la vicenda della vendita del convento e per annunciare di aver sporto denuncia al fine di verificare se sia stato fatto oggetto di dossieraggio illecito.

NESSUNA AUTORIZZAZIONE A COSTRUIRE NELL’AREA DELL’EX CONVENTO «Mai rilasciato alcuna autorizzazione a costruire sull’ area dove ricadeva l’ex convento di Santa Severa - sottolinea Tidei - Si tratta ancora una volta di una affermazione falsa e lesiva dell’immagine e dell’operato dell’intera amministrazione – aggiunge Tidei – della quale la scrivente dell’articolo a firma di Rita Cavallaro e del direttore responsabile del quotidiano Il Tempo dovranno rispondere».

L’AREA DEL CONVENTO ERA EDIFICABILE Tidei cerca di fare chiarezza . “Andiamo per ordine – dice – L’area che i Frati minori avevano venduto alla società costruttrice Lilium Maris srl era come stabilisce il Piano Regolatore di Santa Marinella, adottato con delibera consiliare nel 1971 e approvato con delibera della giunta Regionale nel 1975, una zona C di completamento. Questo sta a significare che i terreni ove era prevista la nascita di alcune costruzioni residenziali erano compatibili con quanto previsto dal Prg ancora vigente. Per meglio dire l’area, fatte salve altre prescrizioni, era edificabile e pertanto non si comprende quale potesse essere un eventuale coinvolgimento del sindaco in un iter strettamente burocratico».

«Fu infatti – specifica Tidei –  come di sua sola competenza l’ufficio Urbanistico a rispondere all’ istanza presentata dalla società Lilium Maris che aveva chiesto la compatibilità urbanistica dei terreni ubicati a Santa Severa nel tratto compreso tra via Pyrgi e via Giunone Lucina. L’area del progetto, come già detto e come confermato dai tecnici comunali, ricadeva in zona C2 di completamento dove per l'appunto possono essere previste nuove costruzioni.

SCOPERTO IL VINCOLO DELLA SOPRINTENDENZA «Ciononostante – aggiunge Tidei - l’amministrazione ha voluto seguire con estrema attenzione la vicenda, appurando in una fase immediatamente successiva che su quei terreni esisteva un vicolo della Soprintendenza. Inoltre venne considerato anche l’aspetto fondamentale di tutela e salvaguardia del territorio come per altro asserito da Italia Nostra , e nel caso specifico anche del patrimonio arboreo dei terreni in oggetto».

IGNARI DI MANOVRE O INTERESSI DI SINGOLI «Sindaco e amministrazione -sottolinea Tidei - sono sempre stati all’oscuro, e non poteva essere diversamente, di qualsivoglia altra manovra e interesse di singoli personaggi interessati, a bloccare per fini personali la nascita delle nuove costruzioni in quanto ha sempre e solo agito in termini di rispetto delle norme e delle leggi in vigore.»

«Per tutti questi motivi - conclude il sindaco Tidei - non solo ribadisco la totale estraneità del sottoscritto e dell’ente comunale , ma ripeto che nessuno deve permettersi di creare un castello di ipotesi, menzogne e congetture, volte a creare discredito e infangare il nome di persone oneste, accostandolo , non si sa su quale presupposto, a quello di personaggi legati persino al famoso “Mondo di mezzo” e a mafia Capitale. Non siamo più disposti a subire attacchi di così bassa lega e denunceremo l’accaduto nelle sedi giuridiche competenti».

VERIFICHE SU EVENTUALI ACCESSI ILLEGITTIMI IN DANNO DI TIDEI Il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei, anche in merito alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa anche nazionale relative ai presunti dossieraggi attuati in danno di moltissime persone, fa presente che tramite il suo legale di fiducia, ha già sporto denuncia al fine di verificare se vi sono state, anche in suo danno, illegittime attività di accesso alle banche dati in uso alle autorità pubbliche. “Esiste infatti la necessità, urgente e non più rinviabile di appurare se eventuali accessi siano stati compiuti , anche su commissione con la finalità di “costruire ad arte articoli gravemente offensivi , diffamatori, oltre che infondati», afferma Tidei . La lettura di alcuni articoli diffusi dai mass media o pubblicati durante la vergognosa campagna di stampa realizzata in mio danno, alla luce delle novità emerse in quest’ultimi giorni, ha fatto sorgere più di un sospetto. Alcuni elementi potrebbero confermare che siano state attuate, anche in mio danno, le attività illecite che hanno colpito, come detto, moltissime persone. Sono certo che la verità sarà presto appurata, e confido nel puntuale lavoro delle autorità adite che sapranno chiarire velocemente la vicenda».

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