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CIVITAVECCHIA – «Il termalismo può rappresentare un motore di crescita economica per Civitavecchia».
Parola dell’assessore al Commercio, Enzo D’Antó, che illustra i progetti e le prospettive per lo sviluppo del settore termale a Civitavecchia.
«Lo sviluppo termale - spiega - rappresenta una vocazione naturale per Civitavecchia, grazie alla straordinaria qualità delle sorgenti presenti sul nostro territorio. Tuttavia, questa potenzialità è rimasta sottovalutata, priva di programmazione e senza le necessarie certificazioni ufficiali sulle proprietà dell’acqua termale. Inoltre, mancano atti urbanistici e patrimoniali adeguati per avviare un vero sviluppo del settore. Attualmente, stiamo lavorando su tre progetti distinti: due di natura pubblica e uno privato. Ognuno di essi presenta delle criticità, ma i nostri uffici stanno affrontando con determinazione queste difficoltà per mettere finalmente a sistema le risorse termali di Civitavecchia».
Progetti, certo, «ancora in una fase iniziale - spiega D’Antò -, ma abbiamo definito un percorso strutturato che ci permette di guardare al futuro con fiducia. Il nostro obiettivo è trasformare il termalismo in un settore economico di grande rilevanza per la città, creando opportunità per cittadini e imprese. La nuova era di Civitavecchia fuori dal carbone ci permetterà di immaginare e lavorare per un futuro dove al turismo croceristico si possa intrecciare un turismo di prossimità: questo necessita di un lavoro propedeutico importante all’interno del quale si inserisce il discorso del termalismo».
In primis c’è la Ficoncella, con un progetto di restyling rimasto in stand by. «Il nostro intento - continua D’Antò - è valorizzare gli investimenti pubblici già effettuati in passato, evitando inutili sprechi di risorse. Troppe volte, per ragioni politiche, si è scelto di ignorare progetti già avviati, causando ritardi nello sviluppo del territorio. Questa pratica deve finire. Ripartiremo dal lavoro esistente, adattandolo alle necessità attuali e agli standard richiesti. La Ficoncella è un’eccellenza dal punto di vista naturalistico: vi sono siti che con meno caratteristiche di unicità sono riusciti a far apprezzare un intero territorio, vogliamo che la Ficoncella oltre che un luogo del cuore dei civitavecchiesi diventi un volano del tessuto imprenditoriale». C’è poi il progetto della famiglia Sensi, già attiva con le Terme dei Papi a Viterbo, sul terreno chiamato Casale dei Bagni, «uno degli investimenti - evidenzia l’assessore al Commercio - più significativi sul nostro territorio. È già in fase di sviluppo e rappresenta una delle tre realtà termali che vogliamo portare avanti per valorizzare al meglio le risorse locali».
C’è poi lo “scheletro” del vecchio albergo mai terminato. «Finalmente - spiega -siamo in una situazione che ci consente di intervenire. Lo scheletro dell’albergo e i circa 14 ettari di area circostante, di proprietà comunale, sono stati liberati da contenziosi che per anni ne hanno bloccato lo sviluppo. Ora possiamo valutare le proposte imprenditoriali che stanno emergendo e avviare il completamento di questo complesso termale, che rappresenta una risorsa fondamentale per il futuro della città oltre a poter offrire risposte occupazionali». Insomma la giunta è compatta e in sinergia con l’assessore al Turismo Piero Alessi si sta cercando di realizzare l’enorme potenziale di Civitavecchia.
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