LADISPOLI – Un incontro inter-istituzionale per parlare di violenza. È quello che si è svolto presso l’istituto superiore Marconi di Civitavecchia in collaborazione con la Polizia di Stato ma anche con l’Asl di Rm 4, guidata da Cristina Matranga, il procuratore civitavecchiese Alessandro Gentile e la dottoressa Vera Cuzzocrea dell’ordine Psicologi del Lazio. Focus sui dati proprio del commissariato di polizia di Ladispoli illustrati dal sostituto commissario Gianluca Di Pietrantonio. In un anno almeno 40 interventi tra codice rosso e ammonimenti vari per gli uomini che hanno usato violenza contro le donne. E questi dati riguardano solo il commissariato di Ladispoli. Di rinvii a giudizio ce ne sono stati finora più di 20 segno che poi le indagini hanno trovato sempre il sostegno della magistratura. Introduzione ad opera del procuratore che ha spiegato come il fenomeno della violenza di genere abbia una doppia matrice, quella patologico-giuridica ma anche educativa e culturale. Il direttore generale dell’Asl ha cristallizzato l'emozione dei numerosi intervenuti, ricordando i nomi e le storie delle 37 donne morte dalla data dell'ultimo tavolo operativo. Un confronto molto utile fra tutti gli enti in campo ognuno impegnato a suo modo per un tema ormai predominante in tutta Italia. Per il commissariato di via Vilnius, guidato dal dirigente e vicequestore Paolo Delli Colli, era presente appunto Di Pietrantonio che ha riscosso un attestato di apprezzamento per il contributo fornito in materia, relativamente alle funzioni di competenza. Un’alternanza di professionisti del comparto sanitario distrettuale che, coinvolti in questa iniziativa, stanno apportando esperienze e competenze da mettere a fattori comune nella strenua lotta contro ogni forma di disparità e di violenza. La polizia ha sintetizzato l’organizzazione funzionale e operativa con cui vengono affrontati quotidianamente, con competenza e dedizione, gli aspetti della violenza nei confronti di vittime vulnerabili.

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