TARQUINIA - Le rotte mediterranee in programma per i prossimi due concerti del festival Paesaggi dell’Arte saranno ospitate nell’evocativa cornice della piazza della chiesa di Santa Maria in Castello: venerdì 6 giugno, alle 21,30, con la voce e gli strumenti della salentina Rachele Andrioli; e sabato 7 giugno, sempre alle 21.30, con il duo di Alghero formato dal contrabbassista Salvatore Maltana e dal chitarrista Marcello Peghin. Il festival Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia, dalla Regione Lazio – Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, e dalla Fondazione Carivit, con la collaborazione del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale. La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro.
Informazioni e prenotazioni vanno richieste all’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), tel. 0766-849282 o inviando mail all’indirizzo turismotarquinia@gmail.com. Nello suo spettacolo dal vivo – “Leuca” – Rachele Andrioli si esprime sul palco da sola. Grazie alla voce, a strumenti come lo scacciapensieri, i tamburi a cornice, le corde, il flauto armonico, e all'utilizzo sapiente di macchine più innovative come la loop station, l’artista evoca rituali ancestrali, che rapiscono lo spettatore portandolo in un luogo altro, denso di suggestioni e colori. Rachele Andrioli propone i brani del suo recentissimo album e quello speciale repertorio di canti di terre di confine dove la polifonia creativa sembra scaturire direttamente da questi luoghi estremi mettendo in scena un Salento inaspettato, urgente, vivo. Leuca è la parola chiave, il gesto che orienta, lo sguardo che mira dentro, una continua ricerca nella propria terra. Lo spettacolo è sintesi di innovazione e tradizione. È un tributo alla musica popolare e al Mediterraneo, alle influenze più lontane e alla voce come sola bandiera, utilizzando come punto di partenza la fine e il principio della sua terra d’origine, il capo di Leuca. Come spesso accade un viaggio è preceduto da un desiderio di vedere e conoscere altri luoghi. Quindi si pensa ai siti da visitare, si traccia una rotta e si parte. Ed è esattamente ciò che fanno Salvatore Maltana e Marcello Peghin nel progetto musicale “Insulae Songs”.
La loro barca è in partenza dalla Sardegna e la prua punta verso il Mediterraneo, le cui acque lambiscono le sponde dei paesi che si vorrebbero visitare. L’intento è quello di scrivere nuove musiche e arrangiare composizioni della musica antica popolare delle isole del Mare Nostrum.