LADISPOLI – I trattori sono aumentati dalla protesta di lunedì. Erano circa 30 quelli che ieri hanno sfilato sull’Aurelia. Il solito giro dal chilometro 29,7, il presidio fisso di Torrimpietra, fino a Testa di Lepre. Poi gli agricoltori sono tornati indietro al punto di partenza creando inevitabili disagi alla circolazione. Altra giornata di passione sulla statale con automobilisti pronti a ricambiare la strombazzata col clacson in segno di amicizia. Corteo di ieri a parte, il presidio sull’Aurelia continua intanto a crescere e sono già 60 i trattori arrivati da Ladispoli, Fiumicino, Anguillara e Formello. In più nella notte si sono aggiunti quelli dalla cooperativa Sasso di Cerveteri che si è unita di fatto alla protesta, come confermato dal presidente della cooperativa, Antonio Orlandi. E per oggi sono previsti ulteriori arrivi. «Cresciamo di numero – dice Roberto Seri, agricoltore ladispolano – e questo aspetto non può che farci piacere. Tanti altri colleghi sarebbero dovuti arrivare qui dal nord Italia e da Tarquinia ma poi hanno tirato diritti verso l’altro presidio di Roma sulla Nomentana. È importante mantenere il punto contro queste iniziative folli dell’Europa che vuole affossare il nostro settore». In più ieri c’erano anche gli allevatori che hanno pure raggiunto la Pisana con una delegazione. Striscioni e slogan contro sindacati e politici e contro chi gestisce il conferimento del latte a prezzo sempre più basso. Agricoltori e allevatori uniti nella protesta. Alcuni referenti del presidio continuano invece a dialogare con quello sulla Nomentana. La prima settimana all’insegna dei sit in si sta concludendo e già si gettano le basi per la prossima anche se non è chiaro quali possano essere le future azioni.

In queste ore le amministrazioni comunali di Ladispoli, Cerveteri e Fiumicino hanno appoggiato le istanze dei manifestanti anche se in molti chiedono una forte presa di posizione anche dei sindaci. 

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