CIVITAVECCHIA – Si sono spacciate per due medici del Cad – centro assistenza domiciliare della Asl – si sono presentate alla porta di casa di due anziani e sono riuscite ad andare via con i gioielli della proprietaria di casa, in quel momento assente. In casa infatti era presente solo il marito, disabile.

L’episodio è avvenuto lunedì, attorno alle 13.30, in zona San Liborio.

Nella coppia l’amarezza di aver perso i ricordi di una vita, certo, ma soprattutto l’inquietudine di essere stati probabilmente monitorati per qualche giorno, con le due ladre che sapevano quelli che sarebbero stati gli spostamenti della moglie, che solitamente non lascia mai il marito da solo in casa, e di una delle figlie della coppia.

«Mio padre era solo – ha raccontato la figlia – cosa che non accade mai a quell’ora il che fa pensare come la casa sia stata attenzionata: mia madre era appena uscita proprio per recarsi alla Asl. A quel punto due donne, adulte, una alta e magra con cappotto verde lungo, e l’altra più bassa, con i capelli scuri, si sono introdotte in casa, spacciandosi per medici del Cad. Mio padre ha creduto al fatto che fosse un controllo e probabilmente lo hanno sedato perché non ricorda molto. E così, mentre una lo teneva in cucina fingendo di visitarlo al piede, l'altra ha rovistato ovunque prendendo tutti i gioielli di mia madre».

Al ritorno a casa della moglie e della figlia, la brutta sorpresa.

Cassetti rovistati e gioielli spariti.

Per fortuna l’uomo stava bene, ma i ricordi sono vaghi. Sul posto due agenti di Polizia per il sopralluogo, con la famiglia che ieri ha provveduto a formalizzare la denuncia in commissariato.

«Vogliamo raccontare quanto accaduto – hanno spiegato - per alzare il livello di guardia».

E in effetti, una volta pubblicato l’allarme sui social, diverse sono state le segnalazioni di episodi simili accaduti in questi giorni. «È successa la stessa identica cosa anche a mia madre il 30 ottobre verso le 10 di mattina – ha spiegato un’altra ragazza – abbiamo fatto una segnalazione ai Carabinieri: bisogna comunque denunciare».

«Giorni fa sotto casa un altro episodio – ha spiegato una cittadina - un ragazzo ha tentato, raggirando un anziano e spruzzando un qualcosa che lo ha confuso, di toglierli la catenina dal collo. Non ci sono parole soprattutto quando si cerca di truffare le persone più fragili».

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