Sono diverse le segnalazioni di sospetti bocconi avvelenati giunti in questi giorni al consigliere delegato al benessere degli animali, Francesco Buzzi, ma rispetto alle quali i controlli non hanno trovato ancora riscontri.

Il consigliere e l’assessore al patrimonio Elena Angiani condannano fortemente l’atto vigliacco e criminale verso la salute degli animali e della popolazione e fanno chiarezza sulle modalità di intervento per l’individuazione dei responsabili e la tempestiva bonifica delle aree interessate. «Nei giorni scorsi - spiega il consigliere Buzzi - ho ricevuto, tramite social, delle segnalazioni sul presunto abbandono di bocconi avvelenati nelle aree di sgambamento di via Raffaello a Santa Barbara e nella zona della Capretta. Ne è seguito di lì a poco l’intervento del nucleo ambiente della polizia locale. Dai sopralluoghi effettuati non si è però trovato riscontro alle segnalazioni».

Il consigliere Buzzi ricorda quindi che cosa bisogna fare.

«Qualora si verificassero nuovi analoghi episodi - spiega – sarebbe utile intervenire immediatamente, così da individuare i colpevoli di questo gravissimo gesto verso i nostri amati animali, ma anche verso la popolazione, specie per i bambini, e provvedere tempestivamente alla bonifica delle zone interessate.

Per questo motivo invitiamo i cittadini a seguire le istruzioni contenute anche sul sito del Comune, precisamente alla sezione Sportello diritti animali (https://comune.viterbo.it/sportello-diritti-animali/ ) e avvisare telefonicamente la polizia locale al numero 0761 228383 oppure tramite pec da qualsiasi mail – modalità che però ha tempi più lunghi - all’indirizzo polizialocale@pec.comuneviterbo.it».

«La tempestiva segnalazione agli organi competenti – commenta l’assessore al patrimonio Elena Angiani – garantisce la presa in carico del fatto esposto e un intervento delle autorità. È fondamentale il recupero del boccone che dovrà essere analizzato. Pertanto, in caso di sospetta individuazione, è necessario telefonare alla polizia locale, non toccare assolutamente nulla e attendere gli agenti per il recupero».

L’assessore Angiani ricorda quindi che «è importante chiamare solo se effettivamente individuato personalmente il boccone, o quanto meno accertata la situazione, per evitare che si crei confusione tra le stesse segnalazioni».