CIVITAVECCHIA – In occasione della ricorrenza di San Gabriele Arcangelo, Protettore delle Comunicazioni, la Sezione ARI di Civitavecchia ha dato vita a una giornata speciale di trasmissioni radio. L’iniziativa, accompagnata dalla delegata al Museo Marconiano Marilena Curti e dal professor Livio Spinelli, promotori del progetto dello Science Park Marconi di Santa Marinella, si è svolta dal terrazzo più alto di Palazzo Pio XII, sede di Radio Vaticana.

Dalle 9.30 alle 14.15 UTC le onde hanno viaggiato con lo storico nominativo HV1CN, identificativo della prima stazione radioamatoriale vaticana degli anni Cinquanta. Una sigla che racconta già una storia: “H” come Holy See, “V1” come Vaticano, e “CN” in memoria del tecnico Domenico Petti, pioniere della radio vaticana.

Alle 10 Radio Vaticana ha diffuso un comunicato con il messaggio del Santo Padre Leone XIV, che ha presentato il tema della prossima 60ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (2026): “Custodire voci e volti umani”.

«Dagli algoritmi che selezionano i contenuti all’intelligenza artificiale – ha sottolineato il Papa – l’umanità dispone oggi di possibilità impensabili fino a pochi anni fa. Tuttavia, queste tecnologie non possono sostituire empatia, etica e responsabilità morale. La comunicazione pubblica richiede giudizio umano, non soltanto schemi di dati. La sfida è garantire che sia l’uomo a restare guida, affinché le macchine restino strumenti al servizio della vita umana, e non forze che ne erodono la voce».

Il gruppo dei radioamatori ARI di Civitavecchia era composto da Mariano Mezzetti (IW0DVV), Massimo Luciani (IZ0CVF), Luca Renzi (IU0SIL), Paolo Pasqualucci (IZ0CUX) e Roberto Massaccesi (IW0HLZ), con il supporto di tutti i soci della sezione.

Grazie all’ospitalità del Dicastero per la Comunicazione, hanno utilizzato una antenna filare Windom, capace di coprire più bande di trasmissione, sviluppata nel 1928 da Loren G. Windom (W8GZ). Installata sulla terrazza di Radio Vaticana, ha permesso collegamenti sulle frequenze HF di 40 e 20 metri con oltre 500 radioamatori in tutto il mondo. Ogni nominativo è stato registrato e confermato con lo scambio delle tradizionali cartoline QSL.

L’iniziativa ha voluto rendere omaggio anche alla figura di Guglielmo Marconi, che da Poldhu, in Cornovaglia, realizzò la prima trasmissione senza fili attraverso l’Atlantico. «Fu l’inizio di una nuova era – ricordano i promotori – che unì radioamatori di tutto il mondo in una sfida di collegamenti globali». Fondatore di Radio Vaticana nel 1931, Marconi condusse importanti esperimenti sulle microonde, sulla radiotelefonia mobile, sul radar e sulla tv presso il Centro Radioelettrico Sperimentale del CNR a Torre Chiaruccia, a Santa Marinella. Proprio lì oggi sorge lo Science Park Guglielmo Marconi, che ospita anche la casetta dei radioamatori della Sezione ARI di Civitavecchia.

L’area del parco, attualmente di proprietà del Demanio, è in fase di trasferimento al Comune di Santa Marinella dopo una lunga trattativa che ha visto coinvolti il Ministero dei Beni Culturali, la Regione Lazio, il Demanio e la Cassa Depositi e Prestiti.