LADISPOLI - Scuole e uffici pubblici chiusi e acqua non potabile. Tutta colpa dei lavori di manutenzione straordinaria alla rete idrica annunciati da Acea Ato 2 che stanno lasciando il litorale nord a secco.
Lo stop è partito ieri sera alle 22 e proseguirà fino alle 21 di questa sera. Non un buon inizio della stagione estiva per i tanti romani che dallo scorso week end hanno deciso di trasferirsi al mare per godersi sole e relax lontani dal frastuono della città. Sebbene a Ladispoli, l'acqua potrebbe arrivare nei rubinetti di casa con minor afflusso (grazie all'apporto idrico - all'acquedotto generale della città - che arriva dal pozzo Statua e dalle fonti delle sorgenti non interessate dai lavori di Acea che interverrà solo sulla sua componente) i disagi sicuramente saranno tanti (nell’articolo correlato dove saranno posizionate le autobotti nei vari comuni del litorale)​​​​​.

Basti pensare che già da giugno, durante le ore serali in molte zone del territorio, i rubinetti restano costantemente a secco a causa della bassa pressione idrica. Una vicenda che aveva scatenato già nelle scorse settimane la furia dei residenti e degli esponenti politici di opposizione che avevano chiesto l'intervento dell'amministrazione comunale per scongiurare il peggio a stagione balneare inoltrata.
Lo stesso sindaco Grando aveva scritto ad Acea. «L'acqua - aveva detto Grando - è un bene primario, fondamentale in ogni periodo dell'anno e ancor di più durante la stagione estiva. I cali di pressione che si sono verificati in questi giorni non sono tollerabili».
Per il sindaco ladispolano, la Spa «deve subito mettere in campo tutte le misure necessarie per risolvere un problema di cui, tra l'altro, era perfettamente a conoscenza. Già lo scorso aprile in una lettera inviata al gestore del servizio - aveva spiegato ancora - oltre a rappresentare le problematiche estitenti, avevamo sottolineato la nostra apprensione per la fornitura idrica durante l'estate, visto il prevedibile forte incremento della popolazione».
«I cittadini - aveva concluso Grando - hanno il diritto di avere delle risposte da parte di Acea. Per questo motivo abbiamo chiesto al gestore di potenziare immediatamente la portata idrica, e allo stesso tempo di fissare in tempi brevissimi un incontro con il sottoscritto e i tecnici comunali per affrontare tutte le problematiche inerenti il servizio».
E se da un lato oggi i cittadini dovranno fare i conti con l'assenza di acqua dai rubinetti, per i condomini con contatore unico (in città sono diversi) arriva un'altra novità. Mentre negli anni passati la Spa, nel conteggio delle bollette, faceva riferimento solo al numero di unità abitative presenti all'interno dello stabile, dal primo settembre dello scorso anno, a quanto pare, ha modificato i parametri di conteggio: andrà indicato - come riportato sul sito di Acea - il numero di componenti del nucleo familiare per ogni unità abitativa. "In caso di mancata comunicazione da parte del cliente - si legge ancora sul sito - Acea Ato2 in accordo con quanto previsto dalla normativa nazionale, considera il nucleo familiare composto da tre persone".

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