ALLUMIERE - Dopo un periodo di silenzio a Ripa Maiale gli allumieraschi tornano a protestare per l'inciviltà di alcuni escursionisti e di alcuni turisti. è ancora polemica.

Ad Allumiere, ancora una volta si torna a parlare "del problema causato dai turisti e da chi passa per la zona di Ripa Maiale - spiegano i residenti - ovunque sporcizia, carta, rifiuti abbondonati, bottiglie, carta s quant'altro. Per non parlare dell'attività di arrampicata (alcune volte abusiva e non controllate) nella falesia di Ripa Maiale, uno dei siti più importanti dei Monti della Tolfa, perché è l’unica del comprensorio e perché ha un notevole valore geologico, archeologico, naturalistico e per la presenza di specie animali rari o in via di estinzione. Ripa Maiale (313 m s.l.m.) è una falesia vulcanica composta di ignimbrite e trachite, originatasi alla fine del pliocene con la nascita dei Monti della Tolfa. Nelle vicinanze c’è monte Sassetto, un piccolo domo vulcanico, e la città medioevale di Civitavecchia (Centumcellae, 854 D.C.). L’area è geologicamente molto interessante per la presenza di fossili marini del miocene e brecce vulcaniche contenenti cristalli di leucite. Ci sono poi grotte naturali e una sorgente perenne d’acqua che favorirono l’insediamento umano dalla fine del paleolitico medio. Piccoli tasti eseguiti nella caverna principale dall’associazione Klitsche de Lagrange del museo di Allumiere, rivelarono la presenza di decine di utensili litici; all’interno della macchia fu scoperto un giacimento di pietre scheggiate sinonimo della presenza in epoca antica di una vera industria litica. Ripa Maiale fu abitata anche in epoca romana; un sentiero presente ci indica che anticamente una strada collegava questa villa con quella della farnesiana e l’eremo della Trinità dove dimorò S.Agostino. Si vedono poi dei terrazzamenti e delle murature a secco costruite con l’acquedotto che dalla sorgente portava l’acqua a Centumcellae. I terrazzamenti hanno alzato il piano del terreno ricoprendo le grotte naturali, uno scavo ben eseguito quindi potrebbe portare alla luce reperti preistorici interessanti. "In questa bellissima area da proteggere, purtroppo continuano a colpire gli incivili che abbandonano i rifiuti scelleratamente. Già qualche anno fa l'allora consigliere comunale Emiliano Stefanini si occupò della protezione di questa falesia che è un bene archeologico da tutelare, dato che è uno dei siti paleolitici di notevole interesse. I residenti collinari, gli amanti di questo territorio e tanti esperti non vedono di buon occhio le "arrampicate" "che trapanano l’intera falesia e fissare o resinare chiodi inox, questa attività oltre ad essere brutta a vedersi è un reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, reato attualmente disconosciuto dalle autorità competenti nonostante sia di dominio pubblico chi sono i responsabili. Capiamo che già è un passo avanti che l'attività di arrampicata sia regolata evavvenga solo per un oeriodo all'anno. Purtroppo, oerò qualcuno irrispettoso delle regole pratica l'arrampicata anche quando non si deve". Alcuni esperti precisano che Ripa Maiale è un areale di transito e nidificazione delle maggior parte delle specie di uccelli protette. Gli ambientalisti del comprensorio e i residenti collinari alzano la voce e gridano contro gli "abbandonatori seriali di rifiuti" e contro gli arrampicatori che non rispettano i tempi previsti per l'arrampicata.

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