LADISPOLI – La città non dimentica Salvatore Zingale, l’angelo custode del territorio, scomparso lo scorso febbraio per un male incurabile. All’ex responsabile della Protezione civile comunale verrà intitolata l’attuale sede. Una scelta che non nasce da un gesto formale, ma dal cuore di una comunità. La proposta ha raccolto il consenso unanime della commissione per la Toponomastica di Palazzo Falcone e, soprattutto, l’affetto e l’approvazione della sua famiglia, profondamente toccata dall’iniziativa. La volontà dell’Amministrazione comunale è quella di rendere omaggio a un uomo che non ha mai esitato a mettersi al servizio degli altri. Una vita nell’Arma dei carabinieri a Roma, negli ultimi anni “Sasà”, così lo chiamavano tutti gli amici, aveva guidato la Protezione civile di Ladispoli gestendo anche il periodo difficile dell’emergenza sanitaria. Sempre al servizio della comunità locale anche come istruttore Blsd del Nucleo Sommozzatori di Cerveteri e Ladispoli. In tanti avevano dato l’ultimo saluto a Salvatore nella chiesa San Giovanni Battista Ladispoli. Politici, forze dell’ordine, volontari e semplici cittadini che ne hanno sempre apprezzato la sua determinazione e generosità.

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