LADISPOLI – Il presidio sull’Aurelia cresce (ieri anche i trattori da Formello) e oggi è prevista una nuova “sfilata” sulla statale in direzione Roma. Gli agricoltori non si sentono per nulla rassicurati dal piccolo passo indietro dell’Europa sull’uso sostenibile dei fitofarmaci e rilanciano al mittente la controproposta proseguendo ad oltranza la ferma protesta. I trattori in arrivo dal nord Italia e da Tarquinia hanno optato tutti per il presidio sulla Nomentana. Almeno 100 ne sarebbero dovuti arrivare al chilometro 29,7 dell’Aurelia a Torrimpietra. Poi però c’è stato un cambio di rotta. A dar manforte al presidio locale però Formello. «In tutto siamo una sessantina ora – spiega Marco Lovato, uno dei coordinatori della protesta del versante Aurelia – ieri ci siamo recati sulla Nomentana per cercare di dialogare con i nostri colleghi. Vogliamo capire le intenzioni di tutti. Nel frattempo proseguiremo con la nostra “processione” sulla statale». Oggi alle 14 è previsto il secondo sit in come quello di lunedì. Una decina di trattori dovrebbero rimettersi in moto e ripercorrere l’Aurelia percorrendo lo stesso tragitto dell’altra volta fino al bivio di Testa di Lepre. Ci sarebbero inevitabile ripercussioni per il traffico sia verso Roma che in direzione di Civitavecchia. A sostegno della categoria iniziano a schierarsi anche i Comuni. A cominciare da Ladispoli. «È necessario salvaguardare la produzione delle imprese agricole – afferma Alessandra Feduzi, assessore all’Agricoltura di Palazzo Falcone - attraverso politiche di sviluppo concrete che consentano equi costi di produzione e vendita, ed, al contempo, alleggerire la pressione fiscale. Tutto ciò per tutelare le nostre eccellenze dall’import dai paesi terzi per garantire un futuro all’agricoltura italiana che rappresenta un elemento identitario della nostra cultura». Poi analisi sul dietrofront della Commissione europea riguardo alla normativa dei pesticidi. «Bene – aggiunge Feduzi - ma è necessario un confronto maggiore sulle necessità reali di ogni Stato membro prima di proporre e approvare qualsiasi normativa nel pieno rispetto delle diversità culturali e territoriali di ogni paese, come d’altronde recita il motto dell’Unione europea». Interviene anche Cerveteri. «Condivido la protesta e sono vicina ad agricoltori – sono le parole del sindaco, Elena Gubetti - è una protesta frutto di esasperazione, perché gli agricoltori vedono il lavoro delle loro terre deprezzato. Non c'è una politica a livello nazionale ed europeo che dia spiraglio di sussistenza per chi si dedica con amore e passione a un'attività che ci permette di mangiare ogni giorno. Non possono rimetterci di tasca propria per dare da mangiare. Mi unisco alla battaglia e faccio un appello affinché si lavori a una visione di sviluppo del comparto che non può essere lasciato solo».

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