FIUMICINO - Via libera ufficiale alla realizzazione del porto turistico-crocieristico di Fiumicino – Isola Sacra. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con il Ministero della Cultura, ha firmato il decreto che sancisce la compatibilità ambientale del progetto presentato dal Comune di Fiumicino.

Il provvedimento, pubblicato l’11 novembre 2025, conclude un iter tecnico e amministrativo durato due anni. Il documento, siglato dal direttore generale Gianluigi Nocco e dal soprintendente speciale PNRR Fabrizio Magani, stabilisce che l’intervento non comporta impatti ambientali significativi e che “le criticità residue sono state valutate e mitigate nell’ambito del progetto stesso”.

Il progetto rientra tra le opere strategiche connesse al Giubileo 2025, inserito nel DPCM 8 giugno 2023 come intervento n. 146. L’iter di valutazione è stato seguito dalla Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, con il coinvolgimento della Regione Lazio e della Soprintendenza speciale PNRR, oltre agli enti ambientali e territoriali competenti. Il decreto autorizza anche l’immersione in mare del materiale di escavo, ai sensi dell’articolo 109 del decreto legislativo 152/2006, e riconosce la conformità del piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo, nel rispetto delle prescrizioni tecniche. La realizzazione del porto si articolerà in tre fasi per una durata complessiva di circa nove anni.

La prima fase (circa otto mesi) riguarderà la sistemazione dell’approdo al Molo Traiano, la ristrutturazione del Faro e la creazione di una piattaforma per l’accoglienza passeggeri.

La seconda fase (ventotto mesi) sarà la più complessa e prevede la costruzione dei moli Traiano, Claudio e Adriano, oltre alla realizzazione del bacino della Marina e dei dragaggi.

Infine, la terza fase, della durata di due anni, prevede la costruzione di una struttura alberghiera a completamento del complesso portuale.

Il progetto interesserà aree sottoposte a tutela ambientale, tra cui i siti Macchia Grande di Focene, Isola Sacra, Lago di Traiano e Secche di Tor Paterno. La valutazione di incidenza, condotta a livello II, ha stabilito che l’intervento non pregiudica l’integrità dei siti Natura 2000. Il decreto subordina l’autorizzazione al rispetto delle condizioni ambientali indicate nei pareri del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC.

Le verifiche saranno coordinate dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con la Soprintendenza speciale PNRR e gli enti territoriali.

Il termine di efficacia del provvedimento è fissato in nove anni, al termine dei quali, se non prorogato, sarà necessaria una nuova valutazione ambientale.

«Migliaia di occupati e sviluppo sostenibile»

Fiumicino Waterfront dopo l’ok al decreto Via:«Investimento da 600 milioni di euro»

«Fiumicino Waterfront Srl, titolare della concessione demaniale in località Isola Sacra nel Comune di Fiumicino, accoglie con grande soddisfazione l’adozione del Decreto VIA (Valutazione Impatto Ambientale) da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che esprime la compatibilità ambientale, paesaggistica e culturale del progetto per il nuovo porto turistico-crocieristico a Fiumicino. Il nuovo porto turistico-crocieristico è un progetto chiave per l’aggregazione sociale e lo sviluppo sostenibile del Comune di Fiumicino, che potrà diventare una destinazione fortemente attrattiva per diportisti, turisti e cittadini. Inoltre, attraverso l’utilizzo efficiente delle risorse e la massimizzazione dei principi di economia circolare, il Progetto permetterà di generare elementi utili e necessari per contrastare i fenomeni erosivi della costa laziale che sono in atto, soprattutto a Fregene e Macchiagrande. Ciò non solo migliorerà la qualità del turismo ma anche tutelerà attivamente le Oasi naturalistiche delle vaste aree circostanti, ricostruendo l’originale conformazione degli habitat dunali, che sono hotspot di biodiversità riconosciuto per la sua importanza a fini di conservazione a livello europeo», è quanto si legge in un comunicato di Fiumicino Waterfront. «Con un investimento complessivo di circa 600 milioni di euro, il Progetto è destinato a diventare nei prossimi anni una delle infrastrutture turistiche più innovative e sostenibili del Mediterraneo: una concreta evidenza della possibilità di coniugare sviluppo di infrastrutture e rigenerazione urbana, a vantaggio dello sviluppo economico della regione, dell'impatto sulla comunità e della tutela ambientale», ha dichiarato Galliano Di Marco, Amministratore Delegato di Fiumicino Waterfront Srl.

«Il nuovo porto turistico-crocieristico avrà una funzione primaria di marina per yacht di grandi dimensioni. Un attracco per una singola nave da crociera, che sarà a disposizione di tutte le compagnie di crociera, integrerà la funzione di marina per yacht, elevando la funzionalità di un porto turistico all'avanguardia sia dal punto di vista tecnologico che paesaggistico. Un grande parco pubblico e un albergo di elevato standard internazionale, insieme ad aree destinate a servizi per gli utenti e i visitatori, completano il profilo di un’opera di rigenerazione urbana e valorizzazione territoriale, con un impatto economico significativo. Secondo uno studio commissionato da Fiumicino Waterfront ad una primaria società di consulenza internazionale, il contributo al PIL italiano sarà di oltre 500 milioni di euro nella fase di costruzione e di circa 400 milioni di euro all’anno nella fase operativa. Inoltre, è stata stimata la creazione di 2.000 posti di lavoro all’anno durante i quattro anni previsti per il cantiere e di oltre 5.000 posti di lavoro (a tempo indeterminato) nella fase operativa», si legge ancora nel comunicato dell'azienda.

«La posizione strategica di Fiumicino – a pochi chilometri da Roma e in prossimità dell’aeroporto internazionale – consentirà al progetto di soddisfare la domanda di infrastrutture innovative e affidabili per il turismo nautico e crocieristico nel Mediterraneo, garantendo uno sviluppo importante per l’economia laziale grazie alla visione di una possibile sinergia con il porto di Civitavecchia».

«Particolare attenzione è stata dedicata alla viabilità dell’area di Isola Sacra. Al riguardo, Fiumicino Waterfront si è impegnata a partecipare attivamente al miglioramento della mobilità locale, attraverso la realizzazione – insieme ad altri player pubblici e privati – delle opere di compensazione ritenute necessarie dal Soggetto Attuatore, il Comune di Fiumicino. Queste opere di compensazione verranno discusse e pianificate da un tavolo di lavoro (“Tavolo della Viabilità”), coordinato dal Sindaco di Fiumicino, che vede la partecipazione di tutti gli enti principali (Regione Lazio, Anas, Ferrovie dello Stato Italiane, Città Metropolitana di Roma, Aeroporti di Roma, Fiumicino Waterfront, etc.). Questo tavolo di lavoro, avviato dal Sindaco di Fiumicino il 19 marzo 2025, garantirà sia il coordinamento del processo autorizzativo sia, soprattutto, lo sviluppo armonizzato dei progetti infrastrutturali, previsti nell’area comunale, tra cui il nuovo ponte della Scafa, la rotatoria, il ponte di via Trincea delle Frasche e il viadotto di collegamento con l’aeroporto. In tal modo, il Progetto diventerà un volano per lo sviluppo infrastrutturale strategico per Fiumicino», conclude.

«Continueremo ad opporci»

Tavoli del porto: «Nel nome della valorizzazione turistica devastano il nostro mare»

«Il Mase ha dato il via libera ambientale al progetto del porto crocieristico di Fiumicino – Isola Sacra, un’opera gigantesca e devastante che potrebbe cambiare per sempre il volto del litorale romano», è quanto si legge in un comunicato dei Tavoli del Porto. «Il decreto dichiara il progetto ‘compatibile dal punto di vista ambientale’ e autorizza perfino l’immersione in mare dei materiali di dragaggio, ignorando l’enorme impatto su ben quattro aree protette della Rete Natura 2000: Isola Sacra, Macchia Grande di Focene, Lago di Traiano e Secche di Tor Paterno. Tutte zone già fragili, minacciate da consumo di suolo, erosione costiera e inquinamento marino. «Chiamano questo sviluppo, ma è solo un altro passo verso la distruzione del nostro mare – denuncia David Di Bianco portavoce del Comitato. – In nome del Giubileo e del Pnrr, si stanno sacrificando ecosistemi unici e il futuro delle comunità locali».

«Dietro la retorica della valorizzazione turistica, il progetto prevede anni di cantieri, colate di cemento e aumento del traffico, con pesanti ripercussioni su aria, acqua e paesaggio. Persino la Soprintendenza speciale del Ministero della Cultura ha sottolineato che non è stata ancora rilasciata l’autorizzazione paesaggistica, confermando le gravi lacune del procedimento. Mentre la crisi climatica impone scelte coraggiose per ridurre le emissioni e proteggere gli ecosistemi, il Governo approva un porto che va in direzione opposta: più navi, più consumo energetico, più inquinamento. È l’ennesima dimostrazione di una classe politica miope che antepone gli interessi economici di grandi multinazionali alla salute e dei cittadini e di tutte le specie viventi del territorio. Il Comitato mantiene ferma la volontà di opporsi all’opera e di proseguire le mobilitazioni come quelle che si sono tenute nello scorso fine settimana per far sentire la propria voce. Non resteremo a guardare mentre distruggono il nostro mare», conclude Di Bianco.

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