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FIUMICINO - Il comitato Tavoli del Porto aderisce alla manifestazione indetta dal collettivo No Porto e da altre organizzazioni che si battono contro la realizzazione del mega porto crocieristico sotto il Vecchio Faro.
Il corteo attraverserà le strade del Comune per ribadire il no al porto crocieristico e il sì a un modello di sviluppo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. La giornata inizierà domenica 9 novembre alle 10:00 con il ritrovo davanti al Comune di Fiumicino (via Portuense 2489).
Dalle 13:30 è previsto il pranzo ai Bilancioni, seguito alle 15:30 da assemblee tematiche dedicate a porti, turistificazione ed economie di guerra.
Tuttavia, non mancano le polemiche causate dall’affissione di alcuni manifestati da parte del comitato No Porto. Non è la prima volta che a Fiumicino compaiono manifesti abusivi incollati ovunque, ma stavolta la misura è colma. Dopo l’ennesima affissione non autorizzata, il titolare del servizio di gestione degli spazi pubblicitari ha sporto denuncia per danneggiamento. Le affissioni irregolari “non solo comportano un costo aggiuntivo per la rimozione – spiega -, ma provocano un danno economico alle attività che pagano regolarmente per la propria pubblicità.
In più, i pannelli, una volta imbrattati con colle e vernici, diventano inutilizzabili in quanto si opacizzano, e devono essere sostituiti, con un aggravio stimato di diverse migliaia di euro. «Non è una questione di contenuto – chiarisce il titolare – ognuno è libero di manifestare le proprie idee, ma qui si tratta di rispetto delle regole. Chi decide di attaccare manifesti dove non è consentito provoca un danno concreto, non solo a me ma anche alle imprese che hanno investito in pubblicità». «La libertà di espressione non può diventare impunità – aggiunge –. Non si può chiedere il rispetto dei propri diritti calpestando quelli degli altri. Ogni volta dobbiamo intervenire per pulire e ripristinare, e questo ha un costo che non possiamo più sostenere».
Un messaggio chiaro rivolto a chi, in nome della protesta o della visibilità, continua a ignorare le regole di convivenza civile, lasciando dietro di sé danni e degrado.



