SANTA MARINELLA - In anticipo sul cronoprogramma dei lavori, entro la fine del mese, sarà consegnata alla città la vasca di laminazione di Ponton del Castrato. «Un’opera storica per la sua importanza idraulica – spiega il sindaco Tidei - che permetterà ad un territorio fragile dal punto di visto idrogeologico di dotarsi di uno strumento di compensazione e di mitigazione di esondazione che non vanta eguali nel Centro Italia. In territori come Toscana o Emilia Romagna, l'assenza di questo tipo di vasche ha purtroppo significato allagamenti devastanti. E tra pochi giorni Santa Marinella vedrà ultimata un’altra grande opera attesa da oltre 75 anni”. La vasca di laminazione è un bacino progettato per regolare il flusso di eventuali esondazioni fino ad un massimo di portata con una previsione di duecento anni, assicurando al territorio di soddisfare eventi metereologici di straordinaria rilevanza. Una sorta di serbatoio artificiale che accumula l’acqua piovana in eccesso evitando picchi di piena e riducendo rischi di allagamento. La capacità idrica della vasca è di oltre trecentomila metri cubi, capace di compensare l'esondazione del fosso di Ponton del Castrato attraverso un sistema di sub vasche comunicanti abbattendo la portata interna del fosso stesso fino a venti metri cubi secondi. Ciò significa salvare e salvaguardare tutto il quartiere Maiorca, il quartiere Perazzeta e tutta l'area del centro città fino alla via Aurelia. I lavori sono iniziati dieci mesi fa e termineranno entro il 31 luglio. Lavori dal costo di 2,9 milioni di euro, realizzati con contributo regionale. “Santa Marinella, grazie a quest’opera, diventa esempio da emulare in tutto il territorio nazionale – continua il sindaco - un intervento di messa in sicurezza che significa aspettative di qualità di vita migliori per tutti gli abitanti. Ringraziamo la Regione Lazio per questo preziosissimo contributo ottenuto e consegniamo un'opera infrastrutturale di enorme importanza alla nostra città. Una città che cresce e migliora, rispettando ogni requisito ambientale”. Soddisfazione arriva dagli abitanti dei quartieri Alibrandi e Pirgus, memori dei danni subiti durante l’alluvione del 1981 e a causa delle forti precipitazioni registrate in questi ultimi anni. Inoltre, a compimento del progetto, nell’area è prevista la piantumazione d'alto fusto tipiche della macchia mediterranea, tra cerri e ginestre. “Un'opera che l'amministrazione consegna ad una città ferma dal 2014, ripresa e portata avanti con tenacia, acquisendo tutte le autorizzazioni possibili e chiudendo con un parere regionale conclusivo positivamente l'iter istruttorio - ha concluso Tidei - rispettando leggi, rispettando identità, valorizzando il territorio. Per consegnare alla città ed ai suoi cittadini un'opera che salvaguarderà loro e la città, proteggendola, per decenni e decenni”.

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