Prima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza del prefetto Sergio Pomponio. Nella riunione, svoltasi il 6 agosto in prefettura, in cui hanno partecipato anche la sindaca di Viterbo Chiara Frontini e i vertici delle forze dell’ordine, sono stati analizzati sia gli ultimi fatti successi a Viterbo che l’andamento generale del periodo estivo e le prospettive per Ferragosto e il resto dell’estate. Il prefetto Pomponio ha chiarito che, pur essendo successi alcuni fatti di cronaca tenuti ampiamente sotto controllo da parte delle forze dell’ordine, la situazione generale «si presenta nel complesso stabile e rassicurante grazie all'intervento tempestivo delle forze di polizia e al costante presidio del territorio» in particolare per «l'efficacia del coordinamento interforze attuato sul piano operativo”. La ricetta del nuovo titolare del governo locale del territorio è semplice quanto netta: «Puntare sui controlli amministrativi, di concerto con gli enti competenti, per la verifica della corretta gestione degli esercizi pubblici» e interventi di «valorizzazione del contesto urbano per rafforzare la coesione sociale». Da una parte, quindi, controlli mirati per arginare ogni illegalità sia amministrativa che penale, dall’altra coesione sociale che si può ottenere solo rendendo vivo il centro storico e con la collaborazione interforze che, già in tanti casi, ha portato alla risoluzione di casi di aggressioni e violenza nel centro storico. In altre parole, per il prefetto la collaborazione interistituzionale e la programmazione sono e saranno alla base della prevenzione e dell’azione per favorire la legalità nel cuore cittadino. La sindaca Chiara Frontini è stata dello stesso avviso del prefetto Pomponio ribadendo la centralità della sicurezza nel lavoro quotidiano della sua amministrazione e ha puntato anch’essa sulla collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine «che ha già permesso importanti risultati». In generale, la situazione sul campo, pur non risultando emergenziale, risulta quantomeno da tenere sotto controllo.

L’ordinanza sul divieto di bere alcolici in serata potrebbe essere estesa a tutto l’anno perché, se applicata, è sicuramente un elemento deterrente per evitare il degrado con l’abbandono di bottiglie in vetro e, nei casi più gravi, per limitare azioni di violenza che nascono da persone ubriache e moleste. Tutto ciò, però, dev’essere unito a quello che è emerso dalla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza: controlli diffusi, prevenzione, presidi periodici del territorio e riqualificazione del centro storico mediante eventi e coinvolgimento degli operatori commerciali. Attuando solo una parte di queste azioni il risultato di rendere vivibile Viterbo difficilmente sarà raggiunto.

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