CERVETERI - Riparlare di politica senza incorrere nella tentazione di utilizzare il linguaggio dell’antipolitica che è ormai un trend, richiede oggi un certo coraggio. Ma Pio De Angelis è fatto così. Quando lui ci mette la sua faccia, hai subito l’impressione che non è deturpata dalle tipiche smorfie tendenti a nascondere istintivamente a camuffare le tante menzogne di comodo di cui in politica si fa largo uso e abuso. Dice di essere un nostalgico, De Angelis, del modo di fare politica della prima Repubblica che ha portato l’Italia dalle macerie della guerra ad essere la sesta potenza economica del mondo.
Dice De Angelis «Proprio quando, l’esaltazione della questione Morale radicalizzata al punto da distruggere intere classi politiche, è stato il momento in cui la politica non è stata più protagonista ma è diventata una “dependence” della finanza, della grande finanza che intanto si globalizzava e usciva dai confini delle nazioni, producendo come effetto una amplificazione di quanto la questione morale doveva estirpare, per esempio la corruzione. Non esiste la politica senza una guida ideale che faccia anche da monito al rispetto di paletti etici, - continua De Angelis – Io quindi, di fede socialista con la quale ho superato abbondantemente le nozze d’argento, rinnovo la mia idealità e consolidando la mia vocazione di aver sempre concepito la politica come forma di servizio, con una lista altamente selezionata di cittadini che la vivono come me, mi candido alla guida di questa città continuando e volendo continuare a svolgere la mia professione, per la quale e della quale vivo. Una sola lista che vuole essere allo stesso tempo un messaggio e una speranza».
Pio De Angelis si candida a sindaco
2 marzo, 2017 • 17:37