CERVETERI – La doccia non è fredda, è gelata per la Dcl Edilizia Rim. La Federazione di Pallacanestro ha bocciato anche il campo di Valcanneto, dove quest’anno la formazione guidata da Giorgio Russo ha disputato le proprie partite casalinghe. Manca il parquet, che sarà necessario nel torneo di Serie C a partire dal 2024-2025. Considerando che l’impianto di via Graziosi di Cerveteri non è omologabile per il campionato, e lo si è capito nella stagione appena trascorsa, il club delle sorelle Rinaldi non ha una casa. Eppure parliamo di una realtà che ha sfiorato i playoff per la Serie B, categoria importantissima nel panorama nazionale e persa solo per qualche canestro. Sono stati eroici i giocatori etruschi e ora praticamente non hanno una struttura dove poter programmare le gare interne. Dove andranno a giocare? Un rebus a questo punto perché risposte – come confermato dal dirigente Daniele De Stradis – non ce ne sono al momento. Il futuro della squadra ora dipende anche da questo aspetto non proprio secondario. E la Rim a questo punto dovrà necessariamente bussare ai cancelli di altre società per poter giocare pagando anche di tasca propria per l’affitto. Una situazione a cui questa compagine della pallacanestro non era affatto abituata. «In 12 anni di amministrazione di centrosinistra – aveva criticato giorni fa Gianluca Paolacci, consigliere comunale - lo sport ha toccato il fondo, soprattutto per la carenza dell’impiantistica, che oggi, come non mai, incide parecchio sul futuro delle società sportive. È una situazione davvero difficile da gestire. La Rim vanta una squadra di basket nella serie C Unica, con risultati importantissimi e anche il prossimo anno sarà costretta a giocare lontano dal comune poiché non esiste una struttura idonea alla categoria». Le polemiche di Paolacci erano persino prima della bocciatura della Federazione anche su Valcanneto.

Fari puntati su Ladispoli che ha raddoppiato con un secondo palazzetto dello sport finanziato da Città Metropolitana i cui lavori sono iniziati nell’area esterna della scuola alberghiera di via Federici. Una buona notizia per società e associazioni sportive ma anche per gli stessi studenti che praticavano l’educazione fisica in cortile all’aria aperta, costretti a tornare in classe nelle giornate di pioggia. In terra etrusca invece nessun finanziamento al momento e la delusione di essere supportati soltanto a parole dall’amministrazione comunale.

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