LADISPOLI - «Un traguardo significativo per la nostra città e per tutto il comprensorio, che porterà un significativo potenziamento dei servizi sanitari territoriali». Ha salutato così il sindaco Alessandro Grando la posa della prima pietra dell'Ospedale di Comunità. Opera finanziata dal Pnrr che dovrà essere completata entro e non oltre il 31 dicembre di quest'anno. Un presidio che «permetterà dimissioni protette, cure intermedie, supporto vicino al domicilio dei pazienti e contribuirà a rafforzare l'assistenza post-ospedaliera», ha proseguito il sindaco ladispolano che ha anche lanciato una "frecciatina" ai gruppi politici di opposizione che in queste settimane hanno denunciato un depotenziamento dei servizi presenti all'interno dell'ex Pit. «L'Ospedale di comunità - ha proseguito ancora Grando - porterà il nome del dottor Furio Civitella che ha ricoperto anche il ruolo di sindaco di Ladispoli, una figura storica della medicina cittadina e punto di riferimento umano e professionale per intere generazioni». La cerimonia di inaugurazione è stata anche l'occasione per tornare a parlare della realizzazione, sul territorio, di un vero e proprio ospedale: «Continueremo a sollecitare gli enti competenti» ha proseguito il sindaco che ha ricordato come in tal senso «era stata già approvata una mozione dal consiglio regionale del Lazio e confidiamo che i nostri rappresentanti manterranno fede agli impegni presi». A parlare di «giornata significativa» è stato anche il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti che ha evidenziato come l'ospedale di comunità «rappresenta un presidio essenziale per il territorio» e ha voluto ringraziare per questo primo traguardo, anche l'ex direttore generale della Asl Roma 4, Cristina Matranga «con la quale questo importante progetto ha preso forma» e la dottoressa Alessandra Petruio, direttrice del distretto 2 «per il contributo offerto nel percorso».

Presidi, gli ospedali di Comunità, «importanti» per i territori in cui vengono realizzati che permettono di «rafforzare la prevenzione, la cura, la presa in carico del cittadino», come ha evidenziato la consigliera regionale Marietta Tidei che ha puntato i riflettori su un altro aspetto: le risorse umane. «Costruiamo le strutture - ha detto - ma il tema vero sarà come animarle. Su questo dovremo fare un grandissimo sforzo perché non è semplice». La consigliera regionale ha plaudito al rafforzamento degli operatori sanitari sul territorio durante il periodo estivo perché si parla di «un territorio con una crescita esponenziale». Sulla stessa lunghezza d'onda la consigliera regionale Emanuela Mari che ha portato i saluti del governatore della Pisana, Francesco Rocca. L'esponente di FdI ha voluto elogiare il grande lavoro che ogni giorno svolgono gli opeatori sanitari (medici, infermieri, Oss), nonostante le «difficoltà che incontrano». Un vero e proprio segnale di «quanto tengono veramente al paziente e al lavoro che svolgono». Un plauso anche ai lavoro svolto dai consiglieri dei due comuni «perché siete pungolo per i consiglieri regionali. Spesso sollecitate questioni importanti sul tema sanitario», con delle risposte che sono già arrivate, come nel caso - ha evidenziato Mari - delle assunzioni.

Presente anche l'onorevole Alessandro Battilocchio che ha parlato di un «momento importante», un punto di «arrivo» e di «partenza» al tempo stesso perché da un lato «finisce un lungo iter che ha visto istituzioni impegnate a raggiungere l'obiettivo e un punto d'inizio perché siamo alla posa della prima pietra». Ora, non resta che attendere la fine dei lavori. Data ultima: il 31 dicembre 2025 con il direttore generale della Asl Roma 4, Rosaria Marino che ha dato appuntamento a tutti per gennaio 2026 per l'inaugurazione della struttura.

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