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MONTALTO - Montalto di Castro e Pescia Romana chiedono rispetto. Lo dice a gran voce Cristina Volpe Rinonapoli del comitato “No fotovoltaico selvaggio” commentando le recenti letture della diminuzione di presenze di turisti e bagnanti sul litorale. «In questi giorni assistiamo all’ennesima narrazione comoda e superficiale: quella che vuole scaricare la colpa dello svuotamento degli stabilimenti balneari sul cosiddetto “caro ombrellone” - dice - Non ci stiamo. Non accettiamo che si puntino il dito e le colpe contro chi, con fatica, ha deciso di investire nella stagione estiva, assumendosi rischi e sacrifici enormi. La verità è che Montalto e Pescia hanno pagato e stanno pagando il prezzo di una totale assenza di programmazione, promozione e visione strategica. Così restiamo noi e i pannelli». «Abbiamo denunciato da tempo il fenomeno del fotovoltaico selvaggio - sottolinea Cristina Volpe Rinonapoli - Non solo per l’impatto paesaggistico, ma soprattutto per l’assoluta mancanza di una trattativa seria tra la politica e le multinazionali che hanno occupato il nostro territorio. Quelle stesse multinazionali potevano essere coinvolte per finanziare festival, eventi, promozione turistica. Ma niente. Montalto è la capitale del fotovoltaico e aveva tutto per rilanciarsi, altre località no. Anche Forte dei Marmi, Riccione, Rimini subiscono lo svuotamento, ma con una differenza fondamentale: noi ci potevamo salvare. Loro no». «Dare la colpa alla crisi è un alibi comodo - aggiunge l’esponente del comitato - Una scusa per non prendersi responsabilità. Ma se la stagione è ridotta a due settimane, senza eventi e senza programmazione… parliamo di noi e non di altri. E non ci stiamo nemmeno ad essere ironizzati, a ridere di noi. Dietro agli ombrelloni vuoti ci sono famiglie, ci sono lavoratori, ci sono i sacrifici. Chiediamo serietà e rispetto. Le battute le lasciamo al bar, non alla politica. Non accettiamo che la narrazione resti quella del caro ombrellone. Non accettiamo che la colpa ricada su chi lavora. Non accettiamo che venga ignorata l’occasione storica per rilanciare il territorio. Così restiamo, noi e pannelli. E finchè non ci sarà un vero tavolo di confronto, una strategia seria per il rilancio continueremo a farci sentire. Montalto e Pescia meritano di più».
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