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FIUMICINO - Polemica sulle tariffe degli asili nido comunali dopo la commissione Scuola, Sport e Cultura dedicata al tema delle rette. L'opposizione ha espresso «contrarietà all’aumento delle tariffe e ribadito la necessità di un intervento diretto del Comune con risorse proprie». Ma dalla maggioranza, la presidente della commissione Federica Cerulli ha replicato: «l’accreditamento dei nidi, introdotto lo scorso anno, è stato un atto dovuto e necessario per permettere al Comune di partecipare ai bandi regionali, ottenere incentivi e soprattutto scaricare sulla Regione Lazio le spese di gestione, alleggerendo così il bilancio comunale.
Per i consiglieri Erica Antonelli, Barbara Bonanni, Giuseppe Miccoli resta però «inaccettabile che l’amministrazione continui a scaricare il peso economico sui nuclei familiari o a confidare esclusivamente in bandi esterni per sostenere un servizio essenziale come quello dell’infanzia. I bambini, le bambine e le loro famiglie devono essere il cuore pulsante delle politiche pubbliche, non una voce di spesa da comprimere. A parole si parla di sostegno alle famiglie, ma nei fatti si impongono aumenti che rischiano di diventare un salasso per tanti cittadini già alle prese con le difficoltà quotidiane. Questo invia un messaggio chiaro: l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia non è una priorità». Poi le richieste: «Chiediamo con urgenza che il Comune destini una quota significativa del bilancio comunale per calmierare le rette degli asili nido; che vengano riviste le spese accessorie, privilegiando l’investimento nei servizi educativi di base; che si apra un confronto trasparente con le famiglie e gli operatori del settore per costruire un piano stabile e condiviso di riduzione delle tariffe. Le famiglie non possono essere il capro espiatorio dei conti pubblici. Devono essere protagoniste delle scelte amministrative. Da parte nostra, continueremo a vigilare affinché le promesse non restino parole vuote, ma si traducano in atti concreti e misurabili». In commissione è stato trattato anche un altro tema: «Quello dei posti disponibili negli asili nido - ha spiegato Cerulli -. Come amministrazione avevamo già annunciato la volontà di ridurre il più possibile le liste d’attesa, per dare una risposta alle famiglie del territorio.
Grazie al lavoro congiunto con gli uffici e al dialogo con i nidi privati accreditati, siamo riusciti a trovare 12 nuovi posti disponibili, permettendo così ad altrettanti bambini di accedere al servizio educativo. Un risultato che, seppur parziale, rappresenta un passo importante nella direzione giusta: quella di un’Amministrazione che ascolta, che agisce e che risolve i problemi, invece di limitarsi a commentarli». Ma tornando alla questione delle rette Cerulli spiega che l'accreditamento per i bandi regionali «ha portato a una standardizzazione delle rette a livello regionale: ciò significa che non è possibile per l’amministrazione intervenire direttamente per abbassare le tariffe, pena l’andare contro le normative della Regione stessa.
Lo scorso anno si è potuto agire in via straordinaria, perché il provvedimento era in corso d’opera; oggi non è più consentito, e chi sostiene il contrario o non conosce le regole o, peggio, le ignora volutamente per fare polemica».
Poi l'annuncio: «Il Comune sta già lavorando per trovare soluzioni di sostegno alle famiglie con redditi più bassi, valutando un contributo specifico per le fasce più deboli, con un ISEE inferiore, per alleviare il peso economico delle rette. Gli uffici sono al lavoro per costruire una misura equa e concreta. Questo è il modo in cui noi intendiamo fare politica: non con le chiacchiere, ma con i fatti».



