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VALENTANO –Presso la sala conferenze Rocca Farnese di Valentano, don Giuseppe Mugnaini, parroco di Villa Fontane, in occasione del suo cinquantesimo di sacerdozio, ha presentato il suo libro di poesie, preghiere e pensieri “Navigarono le stelle”.
Hanno dialogato con l’autore il vescovo di Viterbo sua eccellenza monsignor Orazio Francesco Piazza e il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti. Il professore Franco Strada, coordinatore dell’incontro, ha evidenziato il ruolo del poeta i cui temi costituiscono un codice etico per un comportamento morale consapevole in una società consumistica e sprechista. Nella prefazione al libro monsignor vescovo ha evidenziato come la ricchezza e la profondità di queste liriche aiutino a consolidare la sensazione di essere creature che aspirano, come sogno più alto della vita, a dare parola alla libertà del cuore, segnato e sostenuto dall’amore. Nel commentare l’opera di don Giuseppe ha inoltre evidenziato come la triplice via “pensieri, parole e poesia” diventi condizione di straordinarietà dell’esistenza, momento di riflessione per rientrare dentro di sé, assorbire le onde d’urto della vita e trovarne il senso. Nella poesia “Abitare il silenzio” ha interpretato le parole di Don Giuseppe come la necessità di entrare dentro il silenzio e ritrovare il senso della vita.
Stefano Bigiotti, nel suo intervento, ha ringraziato don Giuseppe poiché nelle poesie manifesta un forte radicamento nel territorio valentanese, indice della generosità con cui ha prestato il suo servizio in questi anni. Proprio con i suoi parrocchiani don Giuseppe ha voluto festeggiare questo importante traguardo dei cinquant’anni di sacerdozio, il 7 settembre con una veglia di preghiera della comunità, l’8 settembre con un concerto delle corali “T. Imperiali” di Piansano, diretta dal Maestro Giuseppe Talucci, e “Maria Moretti Vignoli” di Tuscania, diretta dal maestro Alessandro Gioia. A seguire il 9 settembre un concerto di don Giosy Cento e il 10 settembre una solenne Messa Giubilare presieduta da Sua Eminenza Cardinale Fortunato Frezza. A tutti don Giuseppe rivolge queste parole di ringraziamento: “Spero di essere stato collaboratore della vostra gioia (2, Cor 1,24). Ringraziate con me il Signore. Vi benedico”.