LADISPOLI – Musica ad alto volume pure dalle palestre. Una convivenza sempre più difficile in città tra chi gestisce attività e i residenti spazientiti per il frastuono. La scorsa settimana sono scattate multe della Polizia di Stato e anche l’ordinanza del sindaco, Alessandro Grando, pronto a rimarcare i sopralluoghi congiunti con Arpa Lazio con un’ordinanza che vieta fino al 14 agosto la musica in uno stabilimento balneare del centro. Ora la protesta si sposta in periferia dove un gruppo di cittadini ha presentato un esposto in tutti i comandi: polizia, carabinieri e vigili urbani. «Non ne possiamo più – sostengono - a volte non riusciamo nemmeno a parlare tra noi vicini». Una diatriba che ha spinto gli abitanti pure ad avanzare una raccolta firme. «Abbiamo anche chiamato le forze dell’ordine – afferma una signora – e devo dire che la volante è arrivata subito. Sono stati gentili, hanno effettuato accertamenti e la musica è stata subito spenta. Poi però sono andati via e tutto è tornato come prima. Si fa attività fisica con la musica altissima, sembra di stare in discoteca. Tutto questo frastuono non avviene di notte ma di mattina e nel pomeriggio: i decibel sono estremamente oltre il limite. Basterebbe un controllo dell’Arpa Lazio per accertarlo». In realtà i condomini hanno esposto la questione anche al sindaco, Alessandro Grando, all’assessore a Commercio e attività produttive, Daniela Marongiu affinché si trovi una soluzione a questo disagio. «Noi sottoscritti cittadini del condominio La Palma – riporta la raccolta firme –, via Yvon De Begnac, via Marinetti e via Gentile, denunciamo il continuo e non più tollerabile disturbo alla quiete provocato dalla musica ad alto volume proveniente dalla palestra ubicata sopra al centro commerciale, con orario a partire dalle 6.30 di mattina. Per questo chiediamo alle autorità amministrative di intervenire». Finora, e sono passate settimane, più di un mese, non è cambiato molto. «Non contestiamo la presenza della palestra naturalmente, ma solo le modalità con cui viene svolta. Se le finestre restassero chiuse, se fosse garantita una corretta insonorizzazione e se ci fossero adeguati impianti di climatizzazione, nessuno avrebbe da ridire». Intanto da stasera le forze dell’ordine saranno impegnate nuovamente contro la movida selvaggia. Decibel al massimo, anche fuori orario, schiamazzi notturni, corse di motorini. Si prevedono posti di blocco e nuove ispezioni nei locali: pub, bar e stabilimenti balneari.

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