L'assessore ai lavori pubblici, Stefano Floris, e il dirigente del VI settore (lavori pubblici e manutenzioni), Luca Cosimi sono indagati per omicidio stradale per la morte di Leonardo Cristiani, il 15enne deceduto lo scorso 9 giugno in seguito a un incidente con la moto lungo viale Trieste.

Il pm, Massimiliano Siddi, che coordina le indagini, ha disposto una seconda perizia, dopo quella effettuata il 17 giugno dall'ingegner Mario Scipione, perito incaricato dalla Procura, che viene effettuata nel pomeriggio di oggi, su un tratto di strada, lungo circa 30 metri in cui è avvenuto l'incidente. Porzione di strada che è ancora sotto sequestro. Il pubblico ministero vuole accertare se le condizioni del manto stradale possono avere contribuito all'incidente mortale.

Sotto esame gli avvallamenti e le condizioni di visibilità. 

A eseguire anche questa perizia è sempre l'ingegner Mario Scipione. Presenti anche il consulente della famiglia Cristiani, Andrea Celestini, e quelli delle difese degli indagati. Floris è assistito dall'avvocato Labate, Cosimi dall'avvocato Picchiarelli mentre i genitori di Leonardo Cristiani dagli avvocati Francesca Matteucci e Luca Mecarini.

Questa fase delle indagini, come detto, ha l'obiettivo  di chiarire se sussistano eventuali responsabilità amministrative,  dirette o indirette, legate alle condizioni infrastrutturali del tratto di strada coinvolto.  L'iscrizione di Floris e Cosimi nel registro degli indagati ha consentito loro di partecipare agli accertamenti peritali con propri consulenti.

«Ho piena fiducia nella magistratura che saprà fare piena luce sulla vicenda- ha dichiarato l’assessore Floris – Desidero esprimere il massimo rispetto e partecipazione al dolore della famiglia di Leonardo».

Presunzione di innocenza
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla 
sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.