Che tipo di formazione hanno alle spalle gli operatori Rtc? In quale modo il personale della società riceve le disposizioni, da chi e con quali tempi?

E poi ancora: chi ha la responsabilità di controllare le operazioni in banchina?

Sono tutte domande alle quali le indagini avviate dalla Polizia di frontiera dopo l’incidente al terminal container che è costato la vita al 29enne Alberto Motta, presto daranno delle risposte.

Il pm Martina Frattin vuole vederci chiaro e il primo punto sul quale sono orientate le indagini è quello della sicurezza a trecentosessanta gradi.

Tanto che il numero degli indagati nelle scorse ore sono è salito a tre. Oltre al secondo operatore coinvolto nell’incidente (e indagato come atto dovuto) e al responsabile della prevenzione, sul registro degli indagati è finito anche il preposto al controllo in banchina, che a quanto pare non era presente sul posto al momento dell’incidente.

Nella giornata di oggi al Verano, è stato eseguito l’esame autoptico sul corpo di Alberto Motta, i cui risultati non sono ancora stati resi noti.