LADISPOLI – Uccelli morti sulla spiaggia. Un fenomeno che a distanza di tempo si ripete sulla costa di Marina San Nicola. L’allarme lo hanno lanciato i residenti che si sono imbattuti nei volatili senza vita trascinati a riva dalle correnti marine. Non è chiaro cosa sia accaduto ma c’è molta preoccupazione tra la popolazione. «Nella parte di spiaggia subito dopo l’area del kitesurf di Marina San Nicola e procedendo verso il Bambino Gesù di Palidoro – scrive pubblicamente Luisa – ho contato almeno 28 carcasse». In tanti in realtà si sono sbilanciati con le più disparate ipotesi, tra cui l’avvelenamento, le reti di pesca ma anche l’alga tossica. Intanto non si tratta di gabbiani come sembrava in un primo momento ma di berte minori. È stata allertata subito la Capitaneria di porto di Ladispoli-Marina San Nicola che agli ordini del comandante, Cristian Vitale, sta procedendo con i dovuti controlli. La guardia costiera ha rigirato le segnalazioni varie alle associazioni preposte come Lipu e quelle della riserva di Torre Flavia. Probabilmente verrà effettuata l’autopsia ad una delle carcasse per fugare ogni dubbio. Non è appunto un fenomeno isolato ma che avverrebbe praticamente tutti gli anni, non sempre sul litorale nord ma anche in altre zone italiane. Non è da escludere che questi esemplari siano vittime di un’alga tossica ingerita dai pesci e divenuti il pasto letale degli uccelli. Alga che fiorisce sempre in questo periodo dell’anno. Poi chiaro ci saranno ulteriori accertamenti per scongiurare l’inquinamento ma al momento le autorità preposte tenderebbero a scartare questa ultima ipotesi.

L’intera popolazione della berta minore vive, si riproduce e si sposta all’interno del bacino del Mediterraneo.

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