CIVITAVECCHIA – Grande partecipazione per le celebrazioni del 79° anniversario della Liberazione. Ieri in tanti a Civitavecchia sono scesi in strada per festeggiare il 25 aprile, tra le manifestazioni istituzionali e quelle messe in campo dalla sezione locale dell’Anpi.

La giornata è iniziata alle 10 al parco della Resistenza con l’Anpi poi, come ogni anno, anche il Sindaco, il Comandante del Ce.Si.Va. dell'Esercito e le autorità militari e civili della città alle 10,30 hanno deposto la corona di fiori davanti al monumento dedicato agli Ex Internati. Il corteo guidato dall’Anpi si è spostato poi verso piazza Arditi del popolo dove il segretario della sezione locale, Giordano Luciani, è intervenuto ricordando i valori di pace e unità della giornata, intervento che si è chiuso con un messaggio di solidarietà alla Palestina e di condanna per la guerra. Parallelamente sono proseguite le cerimonie istituzionali con un omaggio ai Martiri della Fosse Ardeatine presso la Targa stradale sulla Strada Mediana.

Un’altra corona è stata deposta alla lapide dedicata ai Perseguitati politici antifascisti presso la Casa di Reclusione di via Tarquinia e un omaggio floreale alla lapide in ricordo di Giacomo Matteotti. Il Sindaco poi si è spostato verso il monumento ai Caduti a piazzale degli Eroi, dove sono in corso pesanti lavori di ristrutturazione, per deporre l’omaggio floreale per poi, alle 11,30, procedere con la conclusione delle cerimonie infatti alla Marina, nell'area in corrispondenza del monumento a Falcone e Borsellino a causa dei lavori che insistono sulla piazza.

Una cerimonia toccante aperta da Giorgio Gargiullo, presidente della sezione locale Anpi, e conclusa dal discorso del sindaco Tedesco che si è detto emozionato, in quanto sua ultima festa della Liberazione come primo cittadino: «Sono sempre stato convinto che il 25 aprile debba essere un giorno che unisca e mai divida, superando le differenze di pensiero nella celebrazione di questo fondamentale giorno.

Ciò che ci è stato regalato, la libertà e l'uscita dalla dittatura nazifascista, è qualcosa di impagabile e irrinunciabile per ognuno di noi. Quest'anno abbiamo eccezionalmente festeggiato sul lungomare intitolato ai Giudici Falcone e Borsellino e alle vittime delle mafie. Ma anche in questo luogo c'è qualcosa di speciale: lo stesso concetto di resistenza e libertà che anche Falcone e Borsellino hanno abbracciato. Pertini disse: "Battetevi sempre per la libertà, per la pace e per la giustizia sociale". Principi ai quali dobbiamo sempre legarci soprattutto in un’epoca storica dove il mondo ci sta mostrando efferati orrori e popoli divisi».

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