CIVITAVECCHIA - «Nego ogni addebito di bullismo a carico del mio assistito». È quanto ha voluto precisare l’avvocato Simone Feoli, a cui si è rivolta la famiglia del 16enne colpito da un pugno in pieno volto al termine di una seduta di allenamenti di pallanuoto al PalaGalli.

Protagonista del gesto un 17enne che, pentito del colpo sferrato, avrebbe però parlato di mesi di angherie, derisioni, prevaricazioni. Tanto che la famiglia si è rivolta alla “Bon’t worry”, una Onlus che lotta contro le violenze di genere, con il caso arrivato alle cronache nazionali come un brutto episodio di bullismo. I contorni della vicenda non sono affatto chiari e l’avvocato Feoli va a circoscriverla comunque nell’unico episodio accertato, con referto dell’ospedale. Una vicenda che, per la famiglia, si apre e si chiude con quel pugno al volto, andando quindi a respingere ogni ipotesi di bullismo.

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«L’episodio è avvenuto a fine gennaio - ha raccontato il legale - al termine di un allenamento, mentre i ragazzi si stavano rivestendo a bordo vasca, non essendo agibili in quel momento gli spogliatoi. Un episodio scaturito nell’ambito di una discussione tra più ragazzi, dopo la proposta di uno di questi di fare i pesi in acqua. Di certo il mio assistito non ha provocato nessuno, è lui l’unica vittima». Il 16enne infatti ha ricevuto un pugno in pieno volto che gli ha causato la frattura del setto nasale: per lui una prognosi di 25 giorni. E così, contestualmente, i genitori si sono recati dai carabinieri per sporgere denuncia per le lesioni subite. «Parliamo di un ragazzo che proviene dal nuoto - ha spiegato ancora l’avvocato Feoli - ha iniziato la pallanuoto a metà settembre, i primi di ottobre si è infortunato ed è stato un mese e mezzo lontano dall’acqua, per poi rientrare ad inizio dicembre: con il ragazzo che si presume bullizzato si sarebbe allenato soltanto un paio di mesi, feste di Natale comprese». Non può essere quindi il bullo, secondo l’avvocato, considerate le dichiarazioni di questi giorni, che hanno fatto riferimento ad una situazione problematica, che andava avanti da anni. Una vicenda delicata, ma tutta da chiarire.

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