440 condanne e 911 assoluzioni, 8730 procedimenti penali complessivi, 442 giorni di durata media degli stessi e 5185 decreti di archiviazione.

Sono una parte dei dati del 2019 contenuti nel Bilancio di responsabilità sociale del tribunale di Viterbo per gli anni 2017-2019 presentati ieri nell’aula magna dell’Unitus.

Il Bilancio sociale del Tribunale di Viterbo è il frutto di una convenzione tra l’Università della Tuscia e il tribunale stesso. Il lavoro è stato coordinato da Alessandro Ruggieri, già rettore dell’Unitus, e dalle docenti Gina Gioia, Rosa Ruggiero e Cecilia Silvestri ed è stato avviato per la lungimiranza di Maria Rosaria Covelli, già presidente del Tribunale di Viterbo, e da coloro che poi hanno proseguito la sua opera, ovvero il presidente Eugenio Turco e l’attuale presidente Francesco Oddi. Alla giornata di presentazione, aperta dal Magnifico Rettore Stefano Ubertini, ha partecipato il procuratore della repubblica di Viterbo Paolo Auriemma, e numerosi ospiti istituzionali tra cui il consigliere regionale Daniele Sabatini.

Il Magnifico Rettore ha ringraziato i curatori del volume e evidenziato l’importanza dell’informazione ai cittadini attraverso il bilancio sociale.

Alessandro Ruggieri ha ringraziato in primis il gruppo di lavoro che ha contribuito alla redazione del bilancio sociale e il personale del Tribunale che è stato estremamente disponibile e attento, illustrando le modalità tecniche di redazione, i risultati ottenuti e le conclusioni.

Maria Rosaria Covelli, nel suo intervento, ha messo in evidenza, anche nella sua funzione di capo dell’ispettorato del Ministero della Giustizia, l’importanza del bilancio sociale come strumento di comunicazione dei tribunali e forse come la più importante tra le ‘best practice’ delle istituzioni di giustizia, in grado di evidenziare l’impatto ‘sociale’ del sistema Giustizia; è fondamentale la relazione tra tribunali e università.

Il presidente Oddi ha sottolineato come il bilancio sociale sia uno strumento volontario molto importante per la comunicazione alla collettività di dati che non interessano solo il Tribunale ma tutti gli stakeholder, in modo accessibile e comprensibile, rendendosi disponibile a dare continuità al lavoro, con una edizione del volume sui periodi successivi al 2021.

Il Procuratore Auriemma ha ulteriormente ribadito quanto sia fondamentale dare trasparenza al proprio operato. Il volume è in grado di dare informazioni anche ai non addetti, e per questo, assolve ad una funzione assai importante, in modo ragionato, integrato e sistematizzato, e non in modo parcellizzato.

Dal complesso degli interventi è emerso come il volume sia ricco di dati e documentazione, con un particolare impegno all’individuazione e alla valutazione dell’impatto delle singole iniziative, con un approccio innovativo.