CERVETERI – Un’altra antenna spunta fuori in città. L’impianto adibito a telefonia mobile ha scatenato le ire dei residenti di via dei Prati. «È sorto un nuovo mostro – non le manda a dire Alvaro – i cittadini sono inermi di fronte al sistema. Inutile cercare le responsabilità, sono tante e di tanti ma chi mette a disposizione lo spazio si faccia un esame di coscienza se ne ha una». L’annuncio riguardante gli imminenti lavori d’installazione era arrivato nel dicembre scorso quando in Consiglio comunale vennero anticipate le procedure per impiantare nuove stazioni radio base per la telefonia in aree private situate in via di Zambra, via Armandino Laora, via Doganale e, appunto, via dei Prati.

Quando è spuntata l’antenna trainata da un rimorchio però è scoppiata un’ondata in malcontento tra gli abitanti. Qualcuno si è scagliato anche contro il Comune per capire se abbia portato avanti la pratica rispettando tutti i passaggi necessari per ottenere l’autorizzazione.

È arrivata però la risposta della Giunta comunale. «Purtroppo le nostre opposizioni – sostiene Riccardo Ferri, assessore alla Pianificazione territoriale – sono state bocciate al Tar dove avevamo presentato ricorso contro Iliad che però aveva tutti i permessi militari e relativi all’Arpa Lazio. Lo stesso avevamo fatto per le antenne sorte in altre zone ma alla fine perdiamo sempre e siamo costretti anche a pagare. Noi ci abbiamo provato».

Spaventano ora le possibili conseguenze che l’antenna potrebbe causare all’ambiente e il suo potenziale impatto sulla zona circostante. Sono circa 300 i residenti che vivono in quel quartiere e che contestano aspramente l’iniziativa del gestore di telefonia mobile mettendo in risalto come l’antenna sia stata installata in meno di 48 ore, senza consultare chi vive lì, a una distanza nettamente inferiore rispetto ai 70 metri imposti inizialmente da un decreto governativo al quale si appella la popolazione. Ma la regolamentazione nazionale in fondo è poco chiara e alla fine le antenne continuano ad essere installate un po' ovunque.

POLEMICHE INFINITE

«Come si fa ad autorizzare un’antenna telefonica in un centro abitato – critica Antonio, un altro residente – con un’altra antenna distante soli 50 metri. C’è chi prenderà i soldi e chi le radiazioni, gratis. Ma chi autorizza uno scempio del genere?». Gli abitanti non ci stanno. «Io sto qui tra via Prati e via Manzoni – punta il dito Luigi - in circa 36 ore è stata installata un'antenna di circa 30 metri. Ho timore paura che un mostro del genere possa causare danni alla comunità intera e soprattutto a tutte le persone che si trovano nelle immediate vicinanze».

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