VITERBO – «Questo non è il giorno dopo l’incendio ma il primo giorno della ricostruzione». Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che oggi ha fatto visita all’Unitus dopo il rogo che mercoledì ha divorato un edificio della facoltà di Agraria.

Una visita per manifestare la sua vicinanza, così come quella di tutto il Governo, e per ribadire il sostengo del Dicastero.

La ministra Bernini ha avuto prima un colloquio negli uffici del Rettorato con tutte le autorità territoriali e ha poi incontrato una delegazione di studenti dell’Unitus, quindi si è portata sul luogo dell’incendio per vedere di persona i danni causati dal rogo.

«L’ateneo deve andare avanti» ha detto la ministra. Rispetto ai fondi ha detto che «è troppo presto, ma posso dire che fino ad oggi abbiamo stanziato molti fondi, ho una buona cassaforte, soprattutto sul patrimonio immobiliare, fondi nostri non Pnrr, e sono una buona base da cui ripartire».

Rispetto alle condizioni dell’edificio di Agraria, la ministra Bernini ha constatato che: «c’è una parte del tetto irrecuperabile e una non toccata dalle fiamme. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha salvato la situazione. La parte del tetto bruciata denuncia come il fuoco sia partito e si è propagato. La speranza è che la struttura sia recuperabile, serve una perizia e poi noi siamo pronti».

A margine della visita, il rettore Stefano Ubertini ha rinnovato il suo «ringraziamento personale e di tutta l’Università della Tuscia alla ministra Bernini per la sensibilità istituzionale e per le manifestazioni di vicinanza che ha avuto modo di delineare nel corso del nostro incontro. La ministra ha voluto recarsi personalmente sul posto e verificare, grazie anche alla collaborazione del Comando provinciale dei vigili del fuoco, l’entità dei danni che l’incendio ha causato. Infine debbo anche sottolineare la concretezza di questa visita che lascia segnali e semi di speranza in quanto la ministra ha confermato tutto il supporto materiale del Mur per consentire all’Unitus di ripartire quanto prima. Ripartiamo - ha concluso Ubertini - con la tristezza nel cuore ma con la consapevolezza che questa esperienza difficile ci renderà ancora più forti».

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato alla ministra che gli uffici accademici hanno ripreso  il loro lavoro a pieno regime per garantire agli studenti la massima operatività.

Presenti all’incontro anche il presidente della Provincia, Alessandro Romoli e la sindaca Chiara Frontini. «Nel confronto con le istituzioni cittadine - ha fatto sapere la sindaca - è emersa anche la significativa opportunità di sostenere la ripresa dell’ateneo inaugurando a Viterbo una specializzazione in Medicina termale. Siamo impegnati a ogni livello per sostenere le esigenze dell’università, degli studenti, dei docenti e di tutto il personale attraverso un coordinamento con tutti i soggetti impegnati su questo fronte. In queste ore - ha aggiunto - una delle priorità è quella di garantire la continuità dell’attività di ricerca e il lavoro dei laboratori. Per questo motivo si sta lavorando a una serie di ipotesi per individuare soluzioni alternative dal punto di vista logistico e organizzativo che saranno messe in campo nelle prossime ore. Il nostro obiettivo -ha concluso la sindaca - è fare tutto il possibile per preservare il capitale umano della nostra università che ne rappresenta il bene più prezioso, così come far sentire il nostro sostegno ai docenti a contratto, dottorandi e assegnisti, e stimolare con ogni mezzo le immatricolazioni del prossimo anno accademico».

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