CIVITAVECCHIA - È in programma domenica mattina, alle 10,30 a piazzale del Pincio, un dibattito pubblico organizzato dal gruppo pesca sportiva Buca di Nerone Srl, insieme alla cooperativa Marinai e Caratisti di Civitavecchia ed alle associazioni “Base Nautica La Frasca”, “Il Cormorano”, “S.P.S. Foce del Mignone” e “Base Nautica”. Un’assemblea pubblica per tornare a parlare del progetto legata all’impianto di acquacoltura con gabbie galleggianti da parte della società Civica Ittica s.r.l. a meno di un miglio dalla Frasca «che sta per diventare realtà - spiegano da Buca di Nerone - senza che la cittadinanza sia a conoscenza delle problematiche connesse». L’associazione si è fatta promotrice di un’istanza indirizzata a ben dieci enti pubblici per ottenere la rivisitazione del rilascio della V.I.A. ed auspica in tal senso una pronta ed efficace risposta. Rivisitazione che ne escluda la realizzazione nelle zone di mare del litorale di Civitavecchia già fortemente compromesso ovvero, in subordine, di realizzare l’impianto oltre 3 miglia dalla costa, come peraltro, accade nel vicino Comune di Follonica, dove la medesima società Civica Ittica s.r.l. gestisce un impianto off shore posizionato a 4 miglia da terra. Il progetto riguarderà la realizzazione di circa 40 gabbie galleggianti del diametro di ben 30 metri ciascuna per l’allevamento di spigole ed orate a partire da soli 1.200 metri dalla costa per una superficie totale teorica di 2,5 ettari, ma l’area richiesta in concessione sarà di ben 150 ettari. L’attuale concessione a terra non sarà dismessa. Il tutto - concludono - alla Frasca, da poco dichiarata monumento naturale».