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LADISPOLI – Hanno colonizzato parchi, alberi e continuano a creare danni all’agricoltura. Colorati e rumorosi svolazzano da una parte all’altra della città. Prendono d'assalto gli orti della zona e catturano l'attenzione, soprattutto dei bambini. I cosiddetti Parrocchetti monaci sono sempre di più sul territorio. Mangiano a terra semi, fiori e foglie. Solitamente creano grandi nidi coloniali, lunghi fino a due metri, sui cedri del libano ma anche su abeti e pini. Sono molto gregari, tendono a scacciare uccelli come picchi e piccioni. Costituiscono un problema se dalla città si spostano nelle campagne perché sono in grado di attaccare le coltivazioni e distruggere frutteti, in particolare fichi, cachi, uva e ciliegie. Tra le conseguenze significative della sua proliferazione in ci sono il disturbo diffuso ai cittadini, con le continue vocalizzazioni dei pappagalli, e i danni nelle campagne, ma anche l'indebolimento del patrimonio arboreo. L’aumento costante di pappagalli è destinato quindi a provocare cambiamenti nell’ecosistema e nello stesso tempo ad angosciare gli agricoltori che vivono soprattutto ai Monteroni e al Boietto che temono danni ai propri raccolti.
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