CIVITAVECCHIA – Un anno per una risonanza magnetica alla colonna cervicale e per altri esami bisogna attendere ancora di più.

È il caso assurdo di Vincenzo Di Francesco, un 73enne invalido all’80%, con diverse problematiche fisiche che ha deciso di denunciare una situazione purtroppo già nota ma ormai arrivata ai limiti del tollerabile. Chi, per varie ragioni, ha avuto bisogno di un esame strumentale sa bene di cosa si parla, le lista d’attesa sono qualcosa di impossibile e spesso l’utente è costretto a rivolgersi a privati o - quando trova posto - a privati convenzionati.

Troppo spesso cittadini rinunciano a curarsi perché semplicemente un esame costa troppo andando a cronicizzare disturbi. Un problema noto per cui le soluzioni attuate sembrano ancora insufficienti.

CHE COSA È SUCCESSO

«Sono stato operato nel ’95 - racconta Di Francesco - di ernia al disco e questo mi porta sempre delle conseguenze, adesso la protrusione si è spostata a livello cervicale. L’8marzo dopo una visita presso l’ortopedico della Asl Roma 4 (al San Paolo, ndr) su indicazione del medico stesso sono andato a richiedere questi tre esami strumentali e da allora ad oggi nulla. Mi sono recato il 9 maggio in ospedale e mi è stato dato appuntamento al 10 aprile 2025. Per gli altri due esami richiesti, una visita neurologica di controllo e una elettromiografia di unità motoria con esame ad ago per gli arti superiori, il cup mi ha detto “faccia finta che non esistono perché superano l’anno”. Ho cercato di parlare con la direzione sanitaria, recandomi dal dottor Antonio Carbone che mi ha indirizzato alla sua vice perché impegnato. Non mi hanno fatto entrare nemmeno nell’ufficio, mi hanno tenuto in corridoio».

Il 73enne ha spiegato la situazione e chiesto di essere aiutato visto che pur non essendoci scritto urgente per gli esami strumentali non dovrebbero passare più di 60 giorni. «Chiedo semplicemente - ha continuato - di poter fare questi esami strumentali che mi necessitano visto che questa condizione mi provoca dolori e sbandamenti».

I PROBLEMI CON LA EU DISABILITY CARD IN COMUNE

Altro problema riscontrato è quello legato alla Eu disability card che viene emessa dalla Comunità europea, «è valida - ha aggiunto - in 27 stati europei, qui c’è tutta la mia vita sanitaria, le medicine che prendo, quelle che non mi devono somministrare nel caso fossi all’estero. Questo documento fa le veci di tutti i miei documenti personali ed evita certificazione e documentazione all’interno di tutti gli enti pubblici. Civitavecchia non è informatizzata per questo, mi è capitato di andare alla Polizia locale e di vedermi respinta la tessera, non sapevano nemmeno cosa fosse. Stessa cosa al protocollo del comune di Civitavecchia. Questo documento è rilasciato dall’Inps e, per legge, mi darebbe delle corsie preferenziali».

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