Processione del venerdì santo e della Passione di Gesù Cristo a Viterbo: la comunità viterbese unita in preghiera e per la pace. Nella notte della tradizionale processione del venerdì santo per le vie del centro storico si è rinnovata la tradizione in un clima ventoso e caldo che ha accompagnato i figuranti. Intorno alle 21.30 è partito il corteo dalla Chiesa di San Giovanni Battista (del Gonfalone) in via Cardinal La Fontaine, guidata dal vescovo Orazio Francesco Piazza, alla presenza della sindaca Frontini e delle massime cariche politiche, militari e religiose. I membri dell’Arciconfraternita del Gonfalone e gli araldi della Madonna del Carmelo hanno trasportato le statue del Cristo Morto e della Vergine Maria su via delle Fabbriche, piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza del Plebiscito, via e piazza San Lorenzo. Arrivato il corteo ha preso la parola il vescovo Piazza che ha invitato alla cooperazione dicendo che «insieme si affrontano la vita, urgenze ed emergenze, è fondamentale per tutti noi riscoprire il senso della comunità e di appartenenza per sentirci parte integrante corresponsabile del corpo sociale. Il nostro territorio ha bisogno di ciascuno di noi, ognuno di noi è un dono prezioso che non può mai allontanarsi dal proprio corpo sociale». Il vescovo ha parlato anche di «rispetto dei valori fondamentali del vivere, la reciprocità e la mutualità». E «ho chiesto di svegliarci dal torpore che presto accompagna la nostra vicenda umana, ma quando ci sono in campo sofferenza e fatica è difficile rimanere nel torpore». Sull’allarme per la bomba ritrovata in via De Gasperi Piazza ha detto che «a breve vivremo questa emergenza, ci sarà qualche disagio, ma così è un piccolo disagio rispetto all’immane tragedia che abbiamo vissuto, il rischio di vedere distrutta la nostra città per la guerra. Quando queste vicende ci toccano dobbiamo fare emergere il meglio di noi contribuendo a rendere minore possibile il disagio. Grazie a tutte le istituzioni che si stanno impegnando per farci vivere una serena Pasqua». Quindi è iniziata la rappresentazione della Passione di Cristo con la rievocazione delle stazioni della Via Crucis: dalla scelta di Pilato di demandare alla folla giudea la scelta se salvare Gesù o Barabba al percorso fino al Calvario ed alla Crocefissione. OAd assistere a tutte le fasi del corteo religioso, che è stato accompagnato dalla banda MuSiChiamo della parrocchia di Santa Maria del Paradiso, due ali di folla, tra cui molti turisti italiani ma anche stranieri, che hanno ammirato, ripreso e fotografato i 120 figuranti che, da tempo, si sono organizzati e hanno fatto molte prove per la tradizione della processione del venerdì santo a Viterbo.